Tim Wellens (Lotto Soudal) conquista la vittoria nella quattordicesima tappa della Vuelta di Spagna. Non cambia la situazione in classifica generale.
Il cacciatore colpisce ancora. Con una bizzarra unione tra il titolo del celebre film di Michael Cimino del 1978 (“Il Cacciatore” appunto) e il quinto episodio della serie “Star Wars” si potrebbe battezzare la seconda affermazione di Tim Wellens alla Vuelta 2020. Un capolavoro di tattica e intelligenza ciclistica realizzato dal corridore belga della Lotto Soudal nella quattordicesima tappa. E la vittoria diventa ancora più singolare se si pensa che il traguardo di Ourense era posto addirittura al termine di una curva. Battuti Michael Woods (EF Education First) e Zdenek Stybar (Deceuninck Quick-Step).
IL FILM DELLA TAPPA
Attacchi e imboscate. La quattordicesima tappa della Vuelta non presenta grandi salite, ma è il terreno ideale per tranelli capaci di mettere in difficoltà gli uomini di classifica. Si parte da Lugo e si arriva a Ourense dopo 204 chilometri. In mezzo tanti saliscendi e tre GPM, tutti di terza categoria. Il traguardo è posto al termine di uno strappo duro. Fin dai primi chilometri si susseguono i tentativi di fuga di diversi corridori. Verso metà tappa riesce a decollare l’azione promossa da Zdenek Stybar (Deceuninck-Quick Step), Thymen Arensman (Sunweb), Dylan van Baarle (Ineos Grenadiers), Michael Woods (EF Pro Cycling), Tim Wellens (Lotto Soudal), Pierre Luc Périchon (Cofidis) e Marc Soler (Movistar). Il gruppo della maglia rossa Primoz Roglic non insiste nell’inseguimento e lascia un margine di circa 4′ ai fuggitivi. Ai meno 15 l’attacco che decide la tappa: Soler, Stybar e Wellens si avvantaggiano nella discesa dell’ultimo GPM. I tre guadagnano 10″ sugli altri compagni di fuga che, però, si riportano sotto proprio nel chilometro finale. Qui fa la differenza Wellens che brucia il rientrante Woods di mezza ruota e coglie la sua seconda vittoria di tappa. Nessun distacco tra gli uomini di classifica. Roglic comanda ancora la Vuelta.