Il primo arrivo in salita della Vuelta regala emozioni a non finire: Remco Evenepoel stacca Roglic e guadagna su (quasi) tutti i big, col solo Mas alla sua ruota. Vittoria di tappa per Jay Vine, cambia la maglia rossa. 

VUELTA, 6A TAPPA: JAY VINE TRIONFA SUL PICO JANO, EVENEPOEL GUADAGNA SUI BIG

Dopo l’arrivo della fuga a Bilbao, la Vuelta riparte proprio dalla capitale dell’Euskadi e affronta il suo primo arrivo in salita, col traguardo fissato ai 1.134m del Pico Jano dopo una tappa ricca d’ascese: si parte col Puerto de Alisas (8.7km al 5.8%) per proseguire con la Collada de Brenes (6.8km all’8.2%) e una salita finale di 12.6km al 6.5% di media e con punte oltre il 10%. Tempo da lupi sulla Vuelta, con un autentico diluvio universale e temperature poco estive, e si forma una fuga con dieci uomini: Meurisse (Alpecin), Groves (BikeExchange), Ruben Fernandez (Cofidis), Brenner (DSM), Padun (EF), Azparren (Euskaltel), Bakelants (Intermarché-Wanty), Oliveira (Movistar), Masnada (Quickstep) e Cataldo (Trek). Il gruppo li lascia fare fino alla penultima salita, mandando il vantaggio oltre i cinque minuti.

Sulla Collada de Brenes, però, vanno in testa a tirare INEOS e Quickstep, facendo crollare il vantaggio. Superlativo il lavoro di Julian Alaphilippe per il compagno Remco Evenepoel, tra i favoriti per la vittoria finale: un ritmo forsennato che stacca molti corridori e fa iniziare la salita al gruppo dei migliori con soli 55” di ritardo da Mark Padun, che aveva attaccato davanti staccando tutti. L’ucraino sogna, ma si pianta e viene ripreso da Jay Vine, che era scattato dal plotone. Succede di tutto, invece, tra i big: Simon Yates è il primo a scattare ai -10km, salvo poi piantarsi ed essere staccato da uno staccato Remco Evenepoel. Il gioiello belga non scatta, ma a suon di cambi di ritmo manda in crisi anche Primoz Roglic: sulla sua ruota resta solo Enric Mas, e l’aggancio a Vine viene mancato per pochi secondi.

La vittoria di tappa va dunque all’australiano, che ha una storia incredibile: l’Alpecin-Deceuninck l’ha ingaggiato dopo aver visto le sue prestazioni su Zwift, software online in cui si possono ripetere le tappe e le prestazioni dei corridori. Vine, campione del mondo e-cycling, ha firmato un biennale e oggi ha vinto la sua prima tappa in un grande giro: Evenepoel arriva a 15”, Mas a 16” e il giovane Ayuso chiude quarto a 55”, staccando gli altri big. Chiude a 1’37” Primoz Roglic, che perde a sorpresa molto terreno in una grande giornata-no: con lui Sivakov, Geoghegan Hart, Hindley, Rodriguez, Simon Yates, Kelderman, Arensman, O’Connor, Almeida, Arensman e Mäder.

Più indietro Lopez (1’50”) e Higuita (1’57”), chiude a 2’50” Carapaz e affonda Landa: 6’07” di ritardo per lo spagnolo. Arriva a 14’58” ed esce di classifica Vincenzo Nibali.

VUELTA: REMCO EVENEPOEL È IL NUOVO LEADER

La grande prestazione di Remco Evenepoel, sommata ai minuti persi da Wright e Molard, regalano la prima maglia rossa in carriera al belga della Quickstep-Alphavynil: il belga guida con 21” su Molard e 28” su Mas, con Roglic a 1’01” e Ayuso a 1’12”. Top-10 completata da Sivakov e Geoghegan (1’27”), Rodriguez (1’34”), Simon Yates (1’52”) ed Almeida (1’54”).

Domani la corsa affronterà una frazione da fughe e/o passisti veloci, nei 190km da Camargo a Cistierna, che presentano una sola asperità di rilievo: il Puerto de San Glorio, coi suoi 22.5km al 5.5%, molto lontani dall’arrivo finale.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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