Tim Wellens (Lotto Soudal) vince la 5a tappa della Vuelta di Spagna 2020 battendo Guillaume Martin e Thymen Arensman.
Il cacciatore è tornato. Tim Wellens aveva già tentato l’arrembaggio nella terza frazione venendo riacciuffato proprio negli ultimi chilometri. Stavolta il belga, specializzato nell’andare a caccia di tappe nei Grandi Giri, si impone alla sua maniera sul traguardo di Sabiñanigo, sede dell’arrivo della quinta tappa della Vuelta di Spagna, battendo con una lunga volata i compagni di fuga Guillaume Martin e Thymen Arensman. E Wellens si sblocca anche nella gara spagnola dopo le due vittorie al Giro d’Italia negli anni scorsi. Manca solamente il Tour de France all’appello…
IL FILM DELLA TAPPA
Sono 184,4 i chilometri che separano Huesca da Sabiñanigo. Non è una frazione semplice: dopo i primi 110 km quasi interamente pianeggianti, si affrontano tre GPM, l’Alto de Vio, salita di seconda categoria, l’Alto de Fanlo (terza categoria) e infine l’Alto de Petralba, anch’esso di seconda categoria. L’arrivo è posto al termine di una lunga discesa, ma con il traguardo in leggera salita. Dopo sei chilometri si crea la prima fuga che porta via Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step), Rui Costa (UAE Team Emirates), Robert Power, Michael Storer, Martin Salmon, (Sunweb), Omar Fraile (Astana), Romain Seigle (Groupama-FDJ), Will Barta (CCC Team), Stan Dewulf (Lotto Soudal), Guillaume Martin, Fernando Barcelo (Cofidis) e Pim Ligthart (Total Direct Energie). L’azione dura fino al km 78, quando il gruppo maglia rossa richiude sui fuggitivi. Sulla prima salita riprendono gli scatti. Al comando si portano Wellens (Lotto Soudal) e Arensman con 20” di vantaggio su Martin. Distanti un minuto i contrattaccanti. In testa si forma un terzetto che, grazie a una discreta collaborazione, guadagna terreno, fino ad avere 4 minuti sugli uomini di classifica. Il belga della Lotto Soudal domina sui GPM e conquista la leadership nella classifica degli scalatori, scalzando Richard Carapaz (Ineos). Il gruppo maglia rossa riprende a tirare, ma troppo tardi. Sono i tre attaccanti a giocarsi la vittoria. Arensman prova a sorprendere gli avversari con una sparata all’inizio dell’ultimo chilometro. Wellens non si scompone: prende la scia e si invola negli ultimi metri in leggera salita, rintuzzando anche il ritorno di Martin. Tra i big si scatena la maglia rossa Primoz Roglic, ma il suo sforzo è vano perché una caduta di Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) nel finale spinge gli organizzatori a neutralizzare gli ultimi tre chilometri. Tempi a fotocopia per tutti i big e niente allungo per lo sloveno, comunque padrone della corsa.