Volley Champions League: Due giornate intense per due squadre della pallavolo maschile italiana impegnate questo weekend nella semifinale (ieri) e finale (oggi) di Champions League. Sabato è stata una giornata particolarmente importante per Civitanova Lube che si è riscattata accedendo alla Finale contro Zenit Kazan ma i suoi sforzi oggi non sono bastati per l’oro. Meno bene per Perugia che non ha superato la fase di semifinale e oggi battendosi con la squadra polacca Zaksa Kedzierzyn-Kozle ha dovuto accontentarsi della medaglia di bronzo.
Sabato 12 maggio, la Semifinale: Lube stacca il biglietto della Finale, mentre Perugia ferma la corsa.
La Cucine Lube Civitanova di Giampaolo Medei è la prima (ed unica) finalista italiana della Champions League 2018 grazie alla vittoria in semifinale in quattro set contro i polacchi dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle allenati da Andrea Gardini. Una battaglia alla pari nei primi due set (25-21, 22-25), ma poi i polacchi hanno ceduto nei due successivi, conquistati nettamente dalla Lube per 25-15, 25-18. Per la società marchigiana questa è la seconda finale dopo quella giocata nel 2002 a Opole.
Mentre è vano il tentativo della Sir Colussi Sicoma Perugia di Lorenzo Bernardi. I novelli campioni d’Italia cedono alla forza incontrastabile dello Zenit Kazan che si conferma una squadra formidabile, vincendo nello scontro diretto e conquistando insieme alla Lube la possibilità di giocarsi la finalissima di quest’oggi.
Domenica 13 maggio, Perugia batte Kazka per il bronzo
La Sir Safety Conad Perugia conquista il bronzo della Champions League 2017/2018 di volley maschile contro lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle. Una grande stagione quella che si è appena lasciata alle spalle e che l’ha vista conquistare i 3 trofei casalinghi e venire sconfitta solo dallo Zenit Kazan, attuale campione mondiale ed europeo. La partita, che si chiude sul 3-2 (17-25, 29-27, 19-25, 25-23, 15-7), è stata davvero piena di momenti indimenticabili ed altri un po’ meno, forse perché accompagnati dall’amarezza di Perugia per non essere riuscita a coronare il sogno della finalissima.
La cronaca del match
Il primo set non dura più di 25 minuti: infatti per lo Zaksa è stato un gioco da ragazzi. Una Perugia, molto disattenta, permette all’avversaria di creare un varco incolmabile di sei punti che la porta ben presto a mettere mano alla prima tranche del match. Nel secondo set i perugini rispondono fino ai vantaggi, annullano cinque set point dello Zaksa e pareggiano i conti chiudendo il set sul 29-27. Per il terzo set ci pensa invece la squadra polacca ad accaparrarselo lasciando Perugia a 19. Arriva il quarto set, Perugia diminuisce gli errori ed entra in campo carica; questo ha permesso alla squadra italiana di rimanere in testa fino alla fine. Si scrive tutto al tie break e Perugia decide di essere la protagonista indiscussa di quest’ultima fase: quindi, senza indugiare, lascia l’avversaria a 7 e finisce la sua partita.
E cosi Perugia colora di bronzo la sua Champions League.
Domenica 13 maggio, la finalissima: Lube ci prova ma Kazan si prende l’oro
Quello della Lube è un vero e proprio supplizio: anche in questa competizione non c’è nulla di più di un argento e di un secondo posto. Prima in Italia e adesso anche in Europa. Nulla da dire sulla loro splendida performance ma sicuramente lo Zenit Kazan, dall’atra parte della rete, ha portato qualche complicazione di troppo. Il match si conclude al tie break in favore della squadra avversaria e, nonostante l’amarezza di questi due giorni , si può certamente dire che l’Italia è sempre rappresentata al meglio nello scenario del movimento pallavolista europeo.
La cronaca del match
Buona partenza per i cucinieri con buone percentuali in attacco (58%) e buona anche la spinta che li porta a rimarginare ogni tentativo di fuga da parte dei padroni di casa. Tuttavia, nell’ultima tranche di set Kazan tira fuori un potentissimo e indomabile Volvich che all’ultimo fa cadere 6 primi tempi e, con un ace di Leon, la squadra russa si porta a casa il set (29-27). La gara riparte in assoluto equilibrio; ma poi dal 17-15 i biancorossi superano di +4 . Ace di Christenson (21-17), contrattacco vincente di Kovar e due muri consecutivi su Leon, che portano al 25-18 del secondo set.
Per tutto il terzo set conduce la squadra di Giampaolo Medei: dominano i muri di Stankovic (che prima blocca Mikhailov, poi Anderson). La reazione dei russi arriva dalla linea dei nove metri prima con Leon poi con Anderson che annulla il primo set-ball ai biancorossi. Alla fine chiude 25-23 Stankovic, autore di un parziale strepitoso (70% in attacco e 2 muri).
Nel quarto set lo Zenit si impunta grazie al servizio di Samoylenko, firmando il 21-22. E nel testa a testa finale, i russi graffiano con Mikhailov e con i contrattacchi di Leon (6 punti, 75%) che scrive il 25-23 finale. ie break: i biancorossi avanzano 11-7 dopo un attacco out di Anderson, ma si fanno inseguire fino all’11-11. La Cucine Lube Civitanova si guadagna anche un match-ball sul 14-13, ma non riesce a mettere fine. Ce la fa invece Kazan con un ace del solito Leon, autore di ben 33 punti, con 59% di efficacia in attacco.
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