Va in archivio la prima giornata delle Final Four della Del Monte Coppa Italia, con le sfide tra Lube Civitanova e LPR Piacenza da una parte e Azimut Modena e Diatec Trento dall’altra. Ecco il racconto delle gare.

La Coppa Italia volley (fonte outdoorblog)

LUBE CIVITANOVA -LPR PIACENZA: MARCHIGIANI AVANTI

Alla fine la spunta la Lube Civitanova. È la squadra di Blengini la prima finalista. Tuttavia, la qualificazione all’ultimo atto passa attraverso cinque set dall’andamento piuttosto discontinuo. In fondo, era anche prevedibile che la LPR Piacenza non si sarebbe facilmente piegata e così è stato. La grinta dei biancorossi ha complicato fortemente la vita ai marchigiani, a tratti irresistibili e belli da vedere, ma spesso vittima di scatti d’ira e cali di concentrazione. Inizialmente la Lube si affida a Christenson al palleggio, Sokolov opposto, Kovar e Juantorena in banda, Stankovic e Candellaro al centro. Grebennikov torna libero titolare, al posto di Pesaresi. La LPR si dispone con Hirrezuelo in regia, componendo la diagonale con il solito Hernandez. In banda spazio a Marshall e Clevenot. Al centro Alletti e Tencati. Manià confermato come libero. Dunque, Giuliani preferisce non inserire inizialmente Parodi. Il primo set è totalmente di marca Lube. Civitanova piazza un parziale di 7 punti consecutivi sul 5-5 e continua ad allungare. Piacenza fatica a fare punti a causa dell’ottima difesa degli uomini di Blengini, che si esaltano anche in fase di contrattacco. Sokolov regala ai suoi il 25-12 ed in molti si illudono che la gara possa chiudersi in fretta. L’avvio del secondo set è ancora marchigiano: 7-3 griffato dai colpi di Kovar. Lentamente i piacentini si scuotono e tornano in partita. I biancorossi impattano a quota 12. Civitanova sembra poter scappare nuovamente via sul 17-15, ma la LPR recupera fino al 18 pari. L’equilibrio si spezza quando Hirrezuelo permette ai suoi di allungare 22-19. Nuova parità ai 23 punti. Poi Piacenza allunga e chiude 25-23. Nel terzo set, la Lube torna con un altro piglio in campo e si porta avanti 10-7. Juantorena è scatenato e porta a suon di ace i suoi compagni ad un rassicurante +6. Il distacco continua a dilatarsi e ben presto Piacenza capisce di poter sperare solo nel quarto set. La terza frazione si conclude 25-15. Nel quarto incontro, regna l’equilibrio. Civitanova pare poter chiudere la pratica quando va sul 13-11 prima e sul 17-14 poi. La LPR, con pazienza, si riporta in parità e sfrutta le amnesie di una Lube sempre più contratta e nervosa. Si accende Hernandez tra i biancorossi ed è 23-20 per la banda Giuliani. La squadra di Blengini non molla: 24 pari, con un set point annullato ai piacentini. Il tecnico degli emiliani ha l’idea giusta: sul 25-24 a favore, inserisce il giovanissimo Cottarelli al posto di Tencati ed il palleggiatore ricambia con l’ace del 26-24. Chi inizia al meglio il quinto set è Hernandez che porta avanti i suoi 3-0. La Lube ci mette un po’ a carburare ma alla fine impatta sul 6-6. È battaglia vera, punto su punto. Stecca Marshall e Civitanova allunga 12-10. È la svolta della gara. Piacenza annulla un match point sul 14-13, ma lo stesso Marshall vanifica tutto, spedendo out il servizio. La Lube si prende la finale, la prima con la gestione di Blengini.

AZIMUT MODENA-DIATEC TRENTO: LORENZETTI SGAMBETTA I SUOI EX RAGAZZI

La seconda sfida della Coppa Italia è, se possibile ancora più infuocata. Modena e Trento danno vita ad una battaglia vivace su ogni punto. I canarini, detentori del trofeo, schierano Orduna al palleggio, Vettori opposto, Piano e Le Roux centrali, N’Gapeth e Petric in banda e Rossini libero. I trentini si dispongono con Giannelli in regia, Stokr opposto, Urnaut e Lanza laterali, Solé e Van de Voorde centrali. Colaci confermato libero titolare. Il primo set è una vera battaglia. Modena prova a scattare forte dai blocchi. I canarini campioni in carica si portano avanti 8-6. Gli scambi si fanno subito molto lunghi ed intensi a causa delle caratteristiche delle due squadre, estremamente attente alla fase difensiva ed abili nel contrattacco. Il gap si allarga 10-7. Poi gli uomini di Lorenzetti cominciano a recuperare terreno ed agguantano la parità sul 15 pari. Lanza è scatenato e non sbaglia nulla. Dall’altra parte N’Gapeth è provvidenziale. Modena trova un nuovo allungo sul 18-16, ma subisce il ritorno prepotente di Trento che raggiunge il 22 pari. I trentini sembrano in grado di poter conquistare di slancio il set, ma il solito N’Gapeth trova il guizzo giusto per regalare ai suoi il primo set, con un eloquente 28-26. Nella seconda frazione, inizia benissimo la squadra di Lorenzetti che si porta avanti 5-2. Gli uomini di Piazza faticano a trovare una soluzione per rientrare in partita. La reazione si concretizza con il break che riporta i gialli ad una sola lunghezza dai trentini (13-12). Poi, però, Lanza ed Urnaut, ispirati dal genio di Giannelli allungano brutalmente, portandosi sul 17-13. Due muri di Piano rimettono nuovamente in carreggiata i campioni in carica, ma è solo un’illusione. La Diatec allunga ancora: 22-19. Nuova fiammata di Modena, con N’Gapeth e si torna in parità, sul 22-22. La gara si trascina nuovamente ai vantaggi. E, dopo una lunga battaglia, Van de Voorde mura Vettori per il 30-28. Nel terzo set, tocca ai campioni in carica scavare il solco: presto si arriva sull’11-8 per i gialli. Il gap si dilata fino al 17-10. Poi inizia la rimonta di Trento, che arriva a portarsi a 2 lunghezze di distacco: 22-20. Modena sembra in controllo, ma la Diatec accorcia ancora, 23-22. I canarini decidono di cambiare ritmo e chiudono il set 25-22. Il quarto set è un pieno di emozioni. Trento tenta più volte di scappare via, ma viene sempre e puntualmente ripresa dalla Azimut. Sul 22-22, Modena tenta l’affondo finale e si procura un primo match point. Si va ai vantaggi e, dopo un’altra occasionissima sprecata dai canarini, passano gli uomini di Lorenzetti, bravi a capitalizzare le proprie chance con un Giannelli sontuoso. Suo il punto finale del 30-28. Nel tie break, scattano meglio i gialli, avanti per 5-3. Trento, come sempre, non molla un colpo e si riporta sotto. Si prosegue colpo su colpo. Modena ha l’occasione per allungare con N’Gapeth, ma il francese spreca. Nel finale, i gialli si disuniscono ed incassano il break di Trento, che chiude 15-13. I campioni in carica sono eliminati!

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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