Si è conclusa la stagione della Diatec Trentino. Un bilancio tutt’altro che positivo per la banda Lorenzetti, rimasta a secco per il secondo anno consecutivo, il terzo considerando anche l’ultimo anno di Stoytchev. Facciamo il punto della situazione.

Filippo Lanza e Simone Giannelli, due punti di forza per la nuova Diatec Trentino (Fonte VAVEL)

LA FINE DEL SOGNO TRICOLORE

Mani nei capelli e sguardi persi nel vuoto. I giocatori della Diatec Trentino accolgono così il match point che lancia gli avversari della Sir Safety Conad Perugia all’ultimo atto dei play off. Non è bastato gettare il cuore oltre l’ostacolo. Stavolta, le impressionanti difese e la solidità del muro dolomitico non sono bastate a ribaltare l’inerzia di un match a cui i trentini si presentavano per la prima volta da sfavoriti. Eppure i ragazzi di Angelo Lorenzetti ci hanno creduto, specialmente dopo la straordinaria prestazione di gara 4, quando con un contrattacco mostruoso avevano annichilito Zaytsev e compagni. Al Pala Evangelisti c’era la convinzione di poter ripetere l’esito delle ultime due semifinali disputate contro gli umbri e terminate sempre con un successo di Trento all’ultima gara. Va detto che mai prima d’oggi era capitato alla Diatec di presentarsi all’incontro decisivo giocando in campo avversario. Finora, il Pala Trento si era rivelato l’arma in più, il vero punto di forza a cui aggrapparsi. Lo scudetto 2012/13 contro Piacenza era arrivato tra le mura amiche ed il fattore campo aveva avvantaggiato i quattro volte campioni d’Italia anche in occasione della sfida contro Modena nel 2014/15. Stavolta, Perugia, dopo aver sofferto ben due eliminazioni in semifinale, si prende una meritata rivincita contro Trento, sancendo la fine del sogno tricolore della formazione del Presidente Diego Mosna.

UNA STAGIONE TRAVAGLIATA

Semifinale ai play off scudetto, semifinale in Coppa Italia ed eliminazione negli spareggi per la Final Four in Champions. Questo è il magro bottino dei ragazzi di Angelo Lorenzetti. Poca roba se si pensa ad altre stagioni, anche solo ad un anno fa, senza spingerci troppo lontani. Dodici mesi fa, la Diatec Trentino conquistava ben tre finali tra Campionato, Coppa nazionale e Coppa CEV, perdendole tutte. Stavolta non si è nemmeno presentata la minima occasione per sollevare un trofeo. Per di più, Trento non è mai riuscita ad avvicinarsi a Perugia e Civitanova, le due corazzate presenti in Superlega. Un dato inedito se si pensa alle ultime annate. Aggiungiamoci le modalità con cui è riuscito l’aggancio al quarto posto in Regular Season, con una lunga rincorsa avviata a novembre dopo una partenza disastrosa. No, questa non può essere considerata una stagione felice. È un autentico flop, le cui conseguenze andranno valutate con attenzione.

INIZIO DI UN NUOVO CICLO O FALLIMENTO CLAMOROSO?

Appurata la negatività di un anno simile occorre valutare il futuro. Giusto ripartire da Angelo Lorenzetti? Il valore del tecnico marchigiano è indiscusso. Un allenatore capace di vincere in piazze esigenti come Modena o in città ataviche in materia di trofei come Piacenza non può essere considerato uno sprovveduto. Ed i risultati carenti in questa stagione vanno anche ricondotti alla rivoluzione condotta in estate, con lo smantellamento di buona parte della squadra allestita negli ultimi campionati. Sono arrivati Eder, Uros Kovacevic e Luca Vettori, ma gli ingranaggi per un corretto funzionamento della macchina pallavolistica hanno richiesto tanto tempo, forse più del previsto. Alla luce dei risultati, dunque, le strade sono diverse. Si potrebbe assistere ad una riconferma del blocco della stagione da poco conclusa con l’inserimento di alcune importanti pedine. In alternativa, cambio di guida tecnica e nuovo impulso alla creatura. Altro caso ulteriore, rivoluzione totale tra allenatore e giocatore, con annesso anno zero imposto alla squadra. Un azzardo non indifferente. Varrà la pena correre gli eventuali rischi fino in fondo?

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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