Mancata la conferma dei titoli conquistati nella scorsa stagione e sfumato il sogno Champions League, i marchigiani sognano la rivincita nella nuova annata. Gli acquisti dell’ultima sessione di mercato creano i presupposti per un 2018/2019 da protagonisti.

Chiamateli Galacticos. Il soprannome utilizzato per descrivere il Real Madrid di inizio Millennio non stona se abbinato alla neonata Lube Civitanova. I marchigiani cinque volte campioni d’Italia non si sono fatti molti scrupoli nell’assemblare un roster di altissimo livello, probabilmente il più interessante sulla carta. In fondo, fa parte del DNA del patron Giulianetti rimediare agli insuccessi infarcendo la propria squadra di campioni. Una ricetta non sempre vincente ed efficace, certo, ma è altrettanto vero che difficilmente si resta a bocca asciutta con tanti campioni. La scorsa stagione ha regalato tante soddisfazioni, ma il bel gioco espresso dalla formazione di Medei non le ha permesso di raccogliere i frutti sperati. Tre finali disputate a livello nazionale tra Supercoppa italiana, Coppa Italia e playoff scudetto ed altrettante sconfitte patite sempre contro la medesima squadra, la Sir Safety Perugia. Per certi aspetti, la Lube ha sofferto l’ascesa degli umbri, incapace di contrastarne il gioco e di trovare un antidoto. Il passaggio da inseguitore a riferimento ha destabilizzato alcuni protagonisti dell’ultima stagione. Anche per questo motivo si è deciso di cambiare pelle. Via Micah Christenson e spazio a Bruninho in regia, per uno scambio altamente intrigante con Modena. Ceduto Davide Candellaro, al suo posto è arrivato l’ex Piacenza Robertlandy Simon. In banda ecco il talento di origine cubana Leal per comporre un tandem da urlo con Osmany Juantorena. Novità anche in seconda linea con Balasso al posto di Jenia Grebennikov. Sommando a questi nuovi arrivati conferme del calibro di Dragan Stankovic, Tsvetlan Sokolov e Jiri Kovar, si ottiene un vero e proprio dream team.

DUBBI                                                                                                                                                                  

Tuttavia innesti di questo tipo saranno sufficienti a colmare partenze importanti come quella del miglior libero al mondo? E gli interpreti di questo squadrone riusciranno ad esprimersi al meglio pur trovandosi alla prima esperienza insieme? È attorno a simili interrogativi che si giocherà la stagione della Lube. In nessuno sport come nella pallavolo, infatti, la sintonia tra tutti gli elementi gioca un ruolo fondamentale, ancor più del valore dei singoli. Non è la prima volta che una squadra imbottita di fuoriclasse si smarrisce strada facendo a causa dell’inconciliabilità di filosofie di gioco ed esigenze dei protagonisti. In questo senso, la storia dovrebbe essere maestra di vita per la Lube, caduta spesso nell’errore di badare più alla qualità individuale che all’equilibrio e alla costruzione di un’identità precisa. A Medei spetterà il compito non semplice di sfornare un piatto succulento. Gli ingredienti sono ottimi, forse i migliori in circolazione. Ma non sempre la pietanza più gradevole è quella che contiene più sapori forti al proprio interno…

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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