Nella finale di Coppa Italia di pallavolo maschile Piacenza sovverte i pronostici e schianta Trento, primo titolo della propria storia.

FONTE: pagina FB ufficiale di Piacenza

TROPPA PIACENZA PER TRENTO, I LUPI VINCONO LA COPPA ITALIA 2023

Piacenza vince la Coppa Italia 2023 di pallavolo maschile. Un risultato un po’ a sorpresa quello maturato al Pala Eur di Roma con la squadra di coach Botti che è riuscita a sovvertire ogni pronostico, sia in semifinale battendo Perugia (3-0 e interruzione della striscia di 33 vittorie consecutive) sia in finale con la vittoria su Trento con un netto 3-0 (25-22; 25-17; 25-23).

Il tutto si è svolto sotto gli occhi attenti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (grande appassionato di pallavolo) che al termine del match ha consegnato la coppa a capitan Brizard.

Piacenza si è presentata da testa si serie numero 5 e i riflettori erano puntati su altre squadre, ma la compagine emiliana è riuscita a compiere un vero e proprio capolavoro mettendo in campo due partite di altissimo livello e portando a casa il primo titolo della propria storia, perché il trionfo del 2014 è arrivato sotto un’altra società. I ragazzi di coach Botti, piacentino doc, hanno dominato il match dall’inizio alla fine senza concedere grandi occasioni agli avversri, che hanno forse pagato il grande sforzo fatto in semifinale quando, sotto 2-0 contro Milano, hanno rimontato fino al 3-2.

Il percorso di Piacenza è iniziato con la vittoria contro Verona a dicembre quando, non senza sofferenze, erano riusciti a portare a casa il match soltanto al tie-break sotto la guida di coach Bernardi, poi esonerato, al suo posto è stato promosso il vice allenatore Massimo Botti, che con Piacenza aveva vinto una Coppa Italia di Serie A2 nella stagione 2018/2019, ha condotto la squadra della sua città ad un risultato davvero importante quest’oggi, con due prestazioni davvero importanti contro Perugia e Trento.

Piacenza si è affidata ai 20 punti di Leal (nominato MVP della finale), 9 punti a testa per Lucarelli e Simon (conditi da 4 muri e 2 aces per quest’ultimo), 7 punti a testa per Brizard e Caneschi e 6 marcature per Romanò. A Trento non bastano i 21 punti di Kaziyski, sottotono invece Michieletto e Lavia che si fermano a 7 marcature.

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