Il Comitato Italiano Paralimpico ha scelto il portabandiera azzurro alle Paralimpiadi invernali: sarà il 40enne Florian Planker, giocatore della Nazionale di Para Ice Hockey.
Prima Arianna, poi Florian. Il nostro tricolore sarà in buone mani ai prossimi Giochi invernali di Pyeongchang: Arianna Fontana lo porterà con sé alle Olimpiadi (9-25 febbraio), Florian Planker farà altrettanto alle Paralimpiadi (9-18 marzo) come annunciato quest’oggi dal Comitato Paralimpico Italiano.
Una vita per l’hockey
“Quando il presidente Luca Pancalli mi ha comunicato la decisione non ho pranzato per la felicità… Gareggiare per l’Italia è un grande onore” così ai microfoni del C.P.I. ha dichiarato Florian Planker, giocatore della Nazionale di Para Ice Hockey, alla notizia della sua nomina come portabandiera alle Paralimpiadi invernali di Pyeongchang 2018. Un prestigioso riconoscimento per il ragazzone classe ’77, originario di Selva di Val Gardena in provincia di Bolzano, che all’età di 17 anni era una giovane promessa dell’hockey olimpico e attendeva la convocazione in Nazionale. Poi molto è cambiato per colpa di un incidente stradale: “Ero in moto con un amico. Lui era alla guida – ha detto Florian -. Scivolammo sulla strada bagnata. Ci portarono all’ospedale di Innsbruck e mi amputarono la gamba perché c’era un serio rischio d’infezione”. La prima volta che ha provato a sciare nelle sue nuove condizioni ha temuto di non farcela: alla prima curva si è buttato per terra, incapace di immaginare come avrebbe potuto affrontarla con un solo sci, senza utilizzare il piede d’appoggio. Florian si è piegato, ma non si è spezzato. Dopo 22 anni di attività sportiva, conta ben 5 partecipazioni ai Giochi olimpici per atleti con disabilità fisiche. In carriera ha vinto un bronzo alle Paralimpiadi di Salt Lake City 2002 nello sci alpino, un oro e un argento agli Europei di Para Ice Hockey, disciplina della quale in Italia è considerato un pioniere. “Devo tanto allo sport. Mi ha aiutato a tornare tra la gente, girare il mondo, a confrontarmi con gli altri. Mi ha cambiato la vita” ha detto l’atleta, che scalpita in vista della sua sesta partecipazione ai Giochi paralimpici invernali. “In Corea del Sud vogliamo conquistare il podio. Sarebbe bello concludere la carriera in bellezza”.
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