La notizia era nell’aria da settimana, e nella serata di ieri è stata ufficializzata dal diretto interessato: Marcel Hirscher si ritira, e non sarà al via della Coppa del Mondo 2019/20.
SCI ALPINO: MARCEL HIRSCHER SI RITIRA, FINISCE UN’ERA
Finisce un’era. Non si può dire altrimenti. La notizia era nell’aria da mesi, ma ha avuto comunque un grandissimo impatto. Gli addetti ai lavori parlavano ”sottovoce” del possibile ritiro di Marcel Hirscher a fine stagione da mesi, più o meno da inizio anno: l’austriaco aveva mostrato una certa insofferenza per il calendario della Coppa del Mondo, e in generale non sembrava più il cannibale di un tempo. Come se Hirscher si stesse preparando all’addio, un addio che ha iniziato a balenare nella sua testa tempo fa: a 30 anni, e dopo aver vinto tutto il possibile nello sci alpino, l’austriaco non voleva perdersi un singolo istante della vita del suo primogenito, nato nell’ottobre 2018. D’altronde, la vita dello sciatore è ”drammatica”: CdM da fine ottobre a fine marzo, allenamenti da maggio a oltranza, nuova annata di CdM: lo spazio per il tempo libero, coi continui spostamenti per le gare, è davvero ridotto.
”Ora le mie priorità sono diverse”: Marcel Hirscher l’aveva dichiarato subito dopo la nascita del figlio, e probabilmente proprio lì ha iniziato a valutare il ritiro, e quella decisione che di fatto era già stata presa al termine della scorsa Coppa del Mondo (Hirscher aveva lanciato vari indizi). Sui suoi social, da mesi, non c’è più spazio per lo sci, mentre regna sovrana la sua seconda passione, la moto. Il re dello sci alpino si è dedicato alle due ruote, si è goduto la vita da ”ex” mentre gli altri vivevano il frenetico allenamento pre-CdM: nel mezzo, anche un test ufficiale con la KTM, con cui ha condiviso per anni lo sponsor Red Bull. L’annuncio ufficiale del ritiro è arrivato ieri, durante una conferenza ad hoc a Salisburgo, che è stata trasmessa su tutti i media nazionali: ”La mia carriera finisce qui. Mi ritiro, sono molto felice di tutto quello che ho fatto e vissuto in questi anni. Avevo in mente di ritirarmi da tempo, ma ho deciso definitivamente due settimane fa. Sono state settimane molto turbolente, è un’intera vita che si interrompe da un giorno all’altro”.
Marcel Hirscher ha annunciato il suo addio con viva commozione e si è ritirato nel pieno della carriera, come solo i grandissimi sanno fare. La sua esperienza da sciatore si interrompe a 30 anni, dopo otto anni di autentico dominio. Hirscher ha debuttato nel 2011-12 e ha vinto tutto, conquistando otto Coppe del Mondo consecutive (record), 67 successi in CdM e 138 podi, due ori e un argento alle Olimpiadi, 7 ori e 4 argenti ai Mondiali. Al maschile, solo Ingemar Stenmark (86 successi) ha vinto più di lui, ma lo stimolo di battere la leggenda svedese non è bastato a convincerlo a continuare: a trent’anni, Hirscher non aveva voglia di vivere altre CdM, nè voleva arrivare fino ai Mondiali di Cortina o fino alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Era giunto il momento di interrompere la sua esperienza da dominatore. Negli anni Hirscher ci ha mostrato di essere capace di annichilire gli avversari con distacchi-monstre, di saper battere chiunque (da Ligety, a Neureuther, Kristoffersen e gli altri rivali) e di riuscire a superare grazie alle sue caratteristiche (tecnica, solidità, potenza) il cambio delle normative FIS sui materiali e la lunghezza degli sci.
Come i veri re, ha dominato lo slalom e il gigante, ma ha saputo conquistare anche il Super-G e si è destreggiato nella combinata. Un autentico campione, uno sciatore che ha segnato un’epoca. Un’epoca che si è conclusa ieri sera col suo ritiro: Hirscher lascia un vuoto enorme nello sci, e un’altrettanto enorme opportunità ai suoi rivali, su tutti Kristoffersen. L’austriaco è solo uno dei tanti big che hanno interrotto la propria carriera al termine della stagione: dopo Vonn, Svindal e Hansdotter, ecco Hirscher. La CdM 2019/20 non sarà come le altre.
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