Ieri abbiamo raccontato di una Norvegia dominante nella staffetta 4×5 femminile, oggi è il momento di celebrare anche la squadra maschile, fresca campione del mondo nella staffetta 4×10.
Nella staffetta maschile, ancora un trionfo norvegese, male l’Italia
E’ ancora la bandiera norvegese a sventolare più alta di tutte. A Lahti, teatro dei mondiali di sci di fondo, la staffetta maschile ha visto trionfare la stessa nazione, cambiano invece le altre due posizioni sul podio. Secondo posto per la Russia, l’unica squadra, almeno nelle prime frazioni, che riesce a sostenere il forcing impresso dai norvegesi. Sul gradino più basso del podio la Svezia, vincendo in volata la medaglia di bronzo su Svizzera e Finlandia. L’italia invece, immediatamente fuori dal giro per le medaglie finisce undicesima staccata di oltre cinque minuti
Norvegia e Russia fanno gara a parte
Fin dai primi metri a tenere il ritmo alto ci pensa il frazionista norvegese che, insieme al russo, scavano immediatamente un solco sugli inseguitori. L’Italia invece, con De Fabiani non al meglio per i postumi di un’influenza perde immediatamente terreno e si stacca di oltre un minuto dal duo di testa. Nel corso della seconda frazione la situazione resta praticamente invariata, con Russia e Norvegia a giocarsi la medaglia d’oro mentre per il bronzo il terzetto è formato da Svezia, Svizzera e Finlandia. Si decide tutto nella quarta ed ultima frazione, Krogh e Ustiugov danno vita ad un duello emozionante, con il russo che prova a rifarsi sotto ma Krogh riesce a resistere e regala l’oro ai compagni. In volata poi, lo svedese Calle Halfvarsson ha la meglio sullo svizzero Curdin Perl e sul finlandese Matti Heikkinen che cade all’ultima curva dicendo così addio ai sogni di gloria.
Italia male, buona la rimonta di Pellegrino
Purtroppo si sapeva che le condizioni di De Fabiani non fossero delle migliori. Un’influenza che lo ha colpito qualche giorno fa ha lasciato strascichi evidenti ed in gara si è visto, quando sin da subito ha perso la code degli sci dei migliori finendo in undicesima posizione staccato di oltre un minuto. A nulla è servita quindi la buona rimonta di Pellegrino che, dopo aver superato Kazakistan, Usa e Repubblica Ceca, ha portato l’Italia all’ottavo posto.
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