Il mondo della Vela, attraverso le parole del presidente della FIV, Francesco Ettorre, cerca il modo di riorganizzarsi in vista della fase 2 in Italia.
SI PROVA A RIPARTIRE
Il mondo della Vela, come grosso modo tutto il mondo dello sport, è stato fortemente colpito dalla pandemia di Covid-19. Di colpo, tutto è stato messo in stand-by, in modo tale da preservare la salute di tutti i cittadini della nostra nazione.
In questi giorni, si inizia ad intravedere la luce in fondo al tunnel e si comincia a parlare di una fase 2: una fase di lenta ma che, necessariamente, dovrà essere di ripresa.
Il mondo della Vela cercherà di adattarsi a questa delicata situazione. Se sarà necessario, si rimanderanno eventi. specialmente quelli riguardanti l’Italia, a causa degli obblighi di quarantena e delle difficoltà di viaggio attuali da un paese all’altro, e se ne accorperanno degli altri, rendendo il calendario meno fluido ma più stringente, dando maggior importanza alle competizioni internazionali e di qualifica olimpica.
Verrà valutato, inoltre, come adeguarsi alle prescrizioni sulla sicurezza che verranno progressivamente dettagliate e che riguardano i dispositivi di protezione, quali mascherine e guanti, e le misure di distanziamento sociale da adottare nello svolgimento dell’attività velica.
PARLA IL PRESIDENTE DELLA FIV
Le modalità di questa ristrutturazione del mondo della Vela sono state spiegate dal presidente della FIV (Federazione Italiana Vela), Francesco Ettorre, che si è così pronunciato: “Al momento, il Governo pensa a un progressivo riposizionamento del mondo dello Sport in tre diverse fasi, e sempre con la premessa del completo rispetto di tutte le disposizioni di protezione e sicurezza sanitaria: inizieranno prima gli atleti di alto livello e di interesse agonistico, che potranno riprendere gli allenamenti indicativamente dopo il 4 maggio. Quindi sarà la volta delle attività nazionali più rilevanti, e da ultimo si potrà pensare alle attività di base, che sono le più consistenti numericamente. Per queste ultime il riferimento temporale è il mese di giugno. Naturalmente, tutto resta condizionato all’evolversi dell’emergenza, e alle direttive emesse con i prossimi Decreti attesi dopo Pasqua. Sarà uno scenario di ripresa con grandi limitazioni e per questo sarà necessaria molta flessibilità da parte di tutti. Secondo le ultime proiezioni, si potrà pensare a una graduale ripresa dell’attività tra fine giugno e inizi di luglio. E’ impossibile pensare di ri-calendarizzare in 5 mesi le regate previste lungo tutto il 2020.”
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