Se negli appuntamenti precedenti vi abbiamo parlato delle candidature di Roma, Los Angeles e Budapest, quest’oggi vi parliamo di Parigi, la quarta candidata ad ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024. Nonostante i tristi attentati che hanno sconvolto la Francia lo scorso novembre, nel paese transalpino c’è ancora chi spera di battere la concorrenza delle altre città candidate, cogliendo l’occasione per organizzare un evento sportivo indimenticabile.

A febbraio, Parigi ha presentato al mondo intero il suo logo, nel fantastico scenario degli Champs-Elysées, e proiettandolo sull’Arco di Trionfo. Si tratta dell’unione dei numeri 2 e 4, sovrapposti e stilizzati, che vanno a formare la Tour Eiffel, il monumento simbolo di Parigi e della Francia. Colui che ha ideato e realizzato il simbolo è un grafico di 24 anni, lo stesso che si è occupato in precedenza di modernizzare il marchio del Paris Saint-Germain, la squadra di calcio più forte dello scenario francese attuale. Qualche giorno dopo la presentazione del logo, però, c’è chi ha fatto notare la notevole somiglianza con quello ideato da un’agenzia londinese, suscitando così molte polemiche.

Fonte foto: www.francebleu.fr

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Polemiche che non sono finite qui, perché Los Angeles, la città che più di ogni altra con la sua candidatura spaventa la Francia, ha infiammato l’ambiente a causa dell’iniziativa, indetta sui social dal Comitato promotore parigino, di celebrare la “Giornata Internazionale del Sole”, con tanto di hashtag in lingua francese e inglese. L’iniziativa chiaramente non è piaciuta agli americani, che proprio nel logo della loro Bild, avevano scelto il sole come sfondo, accompagnato dal tag #FollowTheSun.

Ma i francesi per queste Olimpiadi sognano in grande. La sindaca della capitale, Anne Hidalgo, ha proposto di rendere balneabile la Senna. Uno degli obiettivi, infatti, è quello di realizzare la prova di nuoto sul fiume e sui suoi canali. In realtà quest’opera di riqualificazione della Senna e dei suoi canali è in atto da una decina d’anni ormai, come dimostrato dalla realizzazione del Paris-Plage, una spiaggia artificiale attrezzata durante la stagione estiva sui bordi del fiume parigino dal 2002.

Le altre sono avvisate: la Francia fa sul serio, e mette sul piatto un’offerta ragguardevole. Nel 2012 fu Londra ad accaparrarsi la manifestazione, riuscendo ad avere la meglio su Parigi con soli quattro voti a favore. Che sia la volta buona per Parigi? Lo scopriremo al termine della 120esima sessione del CIO, che si svolgerà a Lima l’11 settembre 2017.

Marco De Silvo
Classe 1991, malato di boxe e calcio, segue con interesse anche altri sport. Oltre a scrivere per Azzurri di Gloria, collabora con Boxe-Mania e Bandiera a Scacchi.

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