L’atletica si sblocca con l’oro di Rigivan Ganeshamoorthy, poi due medaglie dal nuoto: implacabile Raimondi. Ma è giallo per un bronzo sfumato nel para-rowing.
L’ATLETICA TRIONFA: ORO PER GANESHAMOORTHY NEL DISCO
Una gara straordinaria per un atleta straordinario, che ha regalato il primo oro all’Italia nell’atletica. Rigivan Ganeshamoorthy, 25enne di origini cingalesi, entra nella storia delle Paralimpiadi azzurre. Quella del romano, affetto dalla sindrome di Guillan-Barré e da una condizione fortemente debilitante, è una prestazione straordinaria. Nell’arco della gara fa registrare per tre volte il record del mondo nel lancio del disco classe F52, fino a vincere con la misura di 27.06m. Non ci sono altri risultati di rilievo per gli azzurri, nelle finali previste quest’oggi: ottavo Marco Cicchetti nei 100m T44, mentre non centr ala finale Bottazzini nei 100m T64. Bene Alessandro Ossola nella classe T63, mentre è da sogno il debutto di Maxcel Amo Manu nella categoria T64 e nei 100m: primo in batteria con annesso record paralimpico, si sogna l’oro.
IL NUOTO SALE A QUOTA 15: ARRIVANO ALTRE DUE MEDAGLIE
Le altre due medaglie, che portano l’Italia a un totale di 18 podi (5-4-9) e all’ottavo posto nel medagliere, arrivano dal nuoto. La prima e la più prestigiosa porta la firma di Stefano Raimondi, che prosegue nel dominio già visto a Tokyo e conquista anche il successo nei 100sl S10: 51.40 il suo tempo, che gli consente di precedere gli australiani Crothers (51.55) e Gallagher (51.86), mentre Barlaam (52.43) è quinto. Arriva un bronzo dalla stessa gara, nella medesima categoria, al femminile: Alessia Scortechini è terza col tempo di 1.01.02, alle spalle della francese Pierre (1.00.49) e della canadese Rivard (1.00.82). Amare le altre finali: quinta Xenia Francesca Palazzo nei 200mx SM8, settimo Efrem Morelli nei 150mx SM4. Quarto posto a due secondi dal podio, invece, per Arianna Talamona nei 100 rana femminili classe SB5: l’oro è andato alla britannica Harvey col crono di 1.42.33.
PARA-ROWING, L’AMARO FINALE: SFUMA LA MEDAGLIA DI PERINI PER UN CAVILLO REGOLAMENTARE
Il cellulare della discordia, che fa sfumare una medaglia conquistata con sudore e una grande prestazione. Giacomo Perini aveva disputato una prova sontuosa nel bacino di Vaires-sur-Marne, rimanendo a lungo in testa prima di chiudere terzo e conquistare il bronzo nel singolo PR1 maschile. L’azzurro ha ricevuto però una doccia fredda nel post-gara quando, dopo il ricorso australiano, si è certificato che aveva portato con sè in barca il telefono. Una distrazione che è costata carissima, visto che il regolamento vieta la presenza sull’imbarcazione di elementi che consentano di comunicare con l’esterno. L’Italia ha fatto ricordo, ma la giuria l’ha rigettato: ora si procederà con un nuovo reclamo all’Executive Board di World Rowing, per poi valutare ulteriori misure qualora dovesse arrivare un nuovo no. Sesto posto, invece, per il quattro con PR3 Misto composto Carolina Foresti, Tommaso Schettino, Greta Elizabeth Muti, Marco Frank, con Enrico D’Aniello al timone.
DAL PARACICLISMO AL SITTING VOLLEY: LE ALTRE DISCIPLINE
Giornata intensa per i colori azzurri. Nel paraciclismo, l’ex professionista su strada Claudia Cretti ha conquistato la finale per il bronzo nell’inseguimento individuale femminile C5: il suo quarto tempo in 3.38.869 le consentirà di sfidare domani l’australiana Nicole Murray (3.37.599). Niente da fare per Lorenzo Bernard e Davide Plebani, che sono usciti col settimo tempo nella cronometro maschile 1.000m cat. B: out dalla finale la coppia azzurra, che aveva conquistato la prima medaglia e proverà a rifarsi nelle due gare su strada (cronometro e in linea). Per quel che riguarda il tiro con l’arco, invece, medaglia sfiorata da Paolo Tonon nell’arco W1. L’azzurro ha sconfitto agli ottavi il finnico Antonios (132-130) e si è ripetuto nei quarti col turco Hekimoglu, ko per 138-134. È nata così la semifinale, dove solo la sfortuna l’ha condannato contro lo statunitense Tabansky: nelle ultime tre frecce una scucitura al polsino che tiene lo sgancio della freccia è stata fatale per l’arciere veneto, che si è dovuto arrendere. Col polsino di riserva, Tonon si è giocato la finale per il bronzo ed ha perso per 138-126: per lui il quarto posto e una doppia beffa visto che Tabansky, con cui se la stava giocando punto a punto, ha vinto l’oro. Prima sconfitta invece per la nazionale femminile di Sitting Volley, che ha perso 3-0 contro la Cina (25-15, 25-16, 25-12) e si giocherà la qualificazione alla prossima fase nel terzo ed ultimo match della pool A contro gli USA. Infine il tennistavolo, che ha esordito coi vari singolari. Carlotta Ragazzini si è imposta sulla turca Hatice Duman per 3-2 e sfiderà nei quarti (mercoledì) la croata Karic. Out invece la capitana Michela Brunelli, che per la sua bassa posizione nel ranking (11a) sfidava la cinese Xue Juan e si è arresa col netto punteggio di 3-0. Per lei la quarta Paralimpiade si chiude con una mesta eliminazione nel primo turno.
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