Un’altra giornata trionfale consegna all’Italia otto medaglie e tre successi: il lanciatore brilla nel disco, successi anche per il Mixed Team del Ricurvo e per Antonio Fantin. Tutti i podi e risultati di giornata. 

Fonte foto: Comitato Italiano Paralimpico

ATLETICA, TIRO CON L’ARCO E NUOTO: È TRIS D’ORO PER L’ITALIA

Otto medaglie complessive e tre medaglie d’oro. È questo il bilancio dell’Italia nell’ottavo giorno delle Paralimpiadi di Parigi 2024, il quartultimo giorno di gare nei Giochi. Per gli azzurri l’ennesima giornata da sogno, che ci avvicina alle 69 medaglie di Tokyo, inizia con una medaglia d’oro attesa e voluta. Merito di Oney Tapia che, dopo le difficoltà nel getto del peso, domina e vince nel lancio del disco categoria F11. L’azzurro trionfa con la misura di 41.92m, precedendo l’iraniano Bajoulvand di soli 17 centimetri (41.75), mentre il bronzo va allo spagnolo del Amo Cano: è il primo oro per Oney, che festeggia cantando “Io vagabondo” (classico dei Nomadi) ai microfoni di RaiSport, dopo la sua quarta medaglia paralimpica. Per l’atletica è arrivato anche un argento da Martina Caironi: l’azzurra ha chiuso seconda con 5.06m nel salto in lungo T63, alle spalle dell’australiana Vanessa Low (5.45, record mondiale).

Il secondo successo arriva invece dal tiro con l’arco, nel Mixed Team del Ricurvo Open: Elisabetta Mijno e Stefano Travisani annichiliscono la Turchia col punteggio di 6-2. Quasi perfetti gli azzurri, che mandano in tilt una squadra rivale che inanella 6 e 7 nelle ultime volée e si regalano un meritato successo. Infine, l’unica medaglia del nuoto. Si tratta anche qui di un oro, col record paralimpico e il successo di Antonio Fantin nei 100sl S6: 1.03.12 il suo tempo, precedendo di due secondi il brasiliano Tallison Glock e il francese Chardard. Per il resto, solo piazzamenti dal nuoto: dalla staffetta 4×50 mista mista 20pti a Xenia Palazzo e Martina Rabbolini, nessun altro riesce (purtroppo) a centrare il podio. L’Italia si gode comunque un tris storico, iniziato dallo Stade de France proseguendo per Les Invalides e La Defense Arena: battuti e polverizzati i 14 ori di Tokyo, siamo al secondo miglior risultato di sempre dopo Roma 1960 (29 ori e 80 medaglie).

IL PARACICLISMO ESULTA: TRIS DI MEDAGLIE (E BRONZI)

Giornata da sogno anche per il paraciclismo e le gare in handbike, disputate a Clichy-sous-bois. Una giornata trionfale quella degli azzurri, iniziata col bronzo del 53enne Luca Mazzone (H1-H2): per lui il tempo di 1h27’58” nella gara in linea vinta dal francese Jouanny sullo spagnolo Garrote Munoz. Salgono a dieci le medaglie olimpiche di Mazzone, portabandiera azzurro, due di queste ottenute in queste Olimpiadi. Arriva un bronzo anche dalla classe H5 femminile, con Ana Maria Vitelaru: qui si arriva allo sprint e trionfa una leggenda come Oksana Masters (1h52’14”), con 11″ sulla cinese Sun e 13″ sull’azzurra. infine, il bronzo di Mirko Testa nei 56.8km della classe H3. Una gara che è stata dominata dai francesi Bosredon e Quaile, col resto del gruppo a quasi cinque minuti: Testa ha vinto allo sprint sullo spagnolo Garcia Marquina (per un secondo), quinto invece Pini.

SCHERMA IN CARROZZINA: FIORETTO FEMMINILE DI BRONZO, QUARTI GLI UOMINI

L’Italia ha festeggiato un altro bronzo dalla scherma. Dopo aver conquistato quello individuale, Bebe Vio Grandis ha festeggiato anche quello a squadre nel fioretto femminile: al fianco di Andreea Mogos, Loredana Trigilia e Rossana Pasquino, Bebe ha vinto la finalina contro Hong Kong per 45-33. Bronzo nel fioretto femminile dunque, e medaglia di legno al maschile. La selezione guidata da Betti, argento individuale, ha infatti chiuso in quarta posizione perdendo la finalina contro la Francia. Un clima da stadio ha frenato gli azzurri che, come le colleghe, erano usciti contro la Cina in semifinale.

IL TENNISTAVOLO SOGNA: DOPPIA FINALE CONQUISTATA

Sogna infine il tennistavolo, che nelle prossime ore si giocherà due medaglie d’oro. Nella classe WD1-2, Giada Rossi ha sconfitto per 3-2 la polacca Dorota Buclaw e contenderà il successo alla cinese Liu Jing, imbattuta da quattro Paralimpiadi. L’azzurra era davanti di due set, prima di essere rimontata e vincere nel quinto. Dominio assoluto invece per Matteo Parenzan nella classe MS6. L’azzurro, che pesa solo 37kg per una rara condizione medica (miopatia nemalinica, una malattia neuromuscolare caratterizzata da debolezza muscolare e da ipotonia), ha sconfitto il campione paralimpico in carica Ian Seidenfeld per tre set a zero (11-7, 11-2, 11-8). Domani alle 17 la finalissima, ma intanto è medaglia sicura.

L’Italia dunque si trova a 54 medaglie, ma con altre due in arrivo: lo score attuale parla di 16 medaglie d’oro, 11 d’argento e 27 di bronzo per il sesto posto. Ed è duello a distanza con la Francia, che ha un oro in più e ci supera per sette medaglie nel computo complessivo (17-22-22: 61 podi totali). Quest’oggi non sono arrivati sorrisi solo dal sollevamento pesi.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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