L’Italia prova a fare un grande passo in avanti: presentata, a firma di Giusy Versace, una proposta di legge che consentirà agli atleti paralimpici di aderire ai gruppi sportivi militari.
PRESENTATA LA LEGGE PER CONSENTIRE AGLI ATLETI PARALIMPICI DI ADERIRE AI GRUPPI SPORTIVI MILITARI: I DETTAGLI
L’Italia prova a fare un cospicuo passo avanti nel trattamento degli atleti paralimpici, e a consentire anche ai campioni con disabilità fisiche di arruolarsi nei gruppi sportivi militari e dunque poter vivere più serenamente la propria carriera, avendo le spalle coperte dallo ”stipendio” garantito da quei gruppi sportivi e dalla protezione dello Stato. Sin qui in Italia non è presente una regolamentazione in tal senso, ma tutto potrebbe cambiare nei prossimi mesi: una proposta di legge per il reclutamento degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi statali è stata presentata ieri pomeriggio a Montecitorio, alla presenza di Giovanni Malagò e Luca Pancalli, presidenti di CONI e Comitato Italiano Paralimpico: con loro, erano presenti a Montecitorio anche vari dirigenti federali (su tutti Paolo Barelli) e atleti, ovviamente intenzionati a sostenere la proposta di legge.
La possibile legge, che ora andrà al vaglio del Parlamento, porta la firma di Giusy Versace, e mira ad equiparare il trattamento economico degli atleti paralimpici che si iscriveranno ai gruppi militari a quello dei colleghi normodotati, fornendo loro nuove opportunità lavorative dopo il ritiro dalla carriera agonistica: potranno congedarsi o prendere servizio, cosa che attualmente non era consentita. La speranza è di portare a compimento questo progetto entro un anno, aiutando così quegli atleti che hanno già scelto di loro sponte di entrare nei corpi militari, ma non ricevono un giusto trattamento economico per l’attuale normativa statale: l’ente maggiormente coinvolto è la Polizia, che ha al suo interno otto atleti del nuoto paralimpico italiano (Francesco Bettella, Francesco Bocciardo, Vincenzo Boni, Antonio Fantin, Marco Dolfin, Giulia Ghiretti, Carlotta Gilli, Efrem Morelli), ed era presente massicciamente all’annuncio della presentazione della legge.
L’Italia riuscirà a fare, in tempi brevi, questo grande passo per l’equiparazione tra atleti normodotati e diversamente abili? Speriamo vivamente di sì.
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