Giochi olimpici di Amsterdam, 1928. Fu la prima Olimpiade con uno sponsor, la Coca Cola, ma non solo, perché fu ufficializzata la cerimonia della torcia olimpica (già sperimentata quattro anni prima in Francia). Non vi partecipò l’URSS che, in risposta alle olimpiadi capitaliste, coniò le Spartachiadi, chiamate così in onore dell’eroe Spartaco che in virtù del suo impegno per la liberazione degli schiavi e per la sua resistenza contro Roma, divenne un simbolo internazionale per i paesi del blocco socialista. Tale manifestazione si svolse per la prima volta a Mosca, nello stesso anno in cui si svolsero le olimpiadi olandesi.

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La cerimonia d’apertura, fonte foto: wikipedia

Nel paese dei tulipani, l’Italia portò a casa 19 medaglie, eppure, il regime fascista non fu affatto soddisfatto di quel risultato, tanto da sostituire l’allora presidente del CONI, Lando Ferreti, con Augusto Turati. Ben più soddisfatti furono, invece, gli appassionati di pugilato nostrani. Sì, perché il nostro Paese si piazzò in testa nel medagliere olimpico con quattro medaglie: tre ori e un bronzo. Il primo oro della storia del pugilato tricolore fu conquistato dal leggendario Vittorio Tamagnini: il pugile di Civitavecchia, superò in finale lo statunitense John Daley, mentre il bronzo venne consegnato al sudafricano Harry Isaacs.

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Vittorio Tamagnini, fonte foto wikipedia

Ma Tamagnini ebbe al suo fianco altri due “moschettieri”. Nei leggeri fu Carlo Orlandi a compiere l’impresa. Il pugile brianzolo, noto per essere sordomuto, battè un altro pugile americano, Stephen Haliko, mentre al terzo posto si classificò lo svedese Gunnar Berggren. L’ultimo oro, invece, fu assegnato al meneghino Piero Toscani, che in finale ebbe la meglio sul cecoslovacco Jan Ermanek, conquistando il gradino del podio più alto del podio nella categoria dei pesi medi. Il terzo classificato fu il belga Leonard Steyaert.

Inoltre, non possiamo dimenticare il “quarto” eroe di quei giochi olimpici: Carlo Cavagnoli, anch’egli milanese come Toscani. Cavagnoli conquistò il bronzo nei pesi mosca, mentre davanti si classificarono il francese Armand Appell (argento) e, infine, il magiaro Antal Kocsic. Il medagliere vide l’Italia prima, seguita dall’Argentina, dai Paesi Bassi e dall’Ungheria, mentre gli USA si piazzarono solamente in sesta posizione, dietro alla Nuova Zelanda.

Ecco il medagliere completo:

ITALIA: 3 ori e un bronzo. Tot: 4 medaglie

Argentina: 2 ori e 2 argenti. Tot: 4 medaglie

Paesi Bassi: 1 oro e 1 bronzo. Tot. 2 medaglie

Ungheria: 1 oro. Tot: 1 medaglia

Nuova Zelanda: 1 oro. Tot: 1 medaglia

USA: 2 argenti e un bronzo. Tot: 3 medaglie

Svezia: 1 argento e 1 bronzo. Tot: 2 medaglie

Francia: 1 argento. Tot: 1 medaglia

Cecoslovacchia: 1 argento. Tot: 1 medaglia

Germania: 1 argento. Tot: 1 medaglia

Canada: 1 bronzo. Tot: 1 medaglia

Danimarca: 1 bronzo. Tot: 1 medaglia

Sudafrica: 1 bronzo. Tot: 1 medaglia

Belgio: 1 bronzo. Tot: 1 medaglia

 

Marco De Silvo
Classe 1991, malato di boxe e calcio, segue con interesse anche altri sport. Oltre a scrivere per Azzurri di Gloria, collabora con Boxe-Mania e Bandiera a Scacchi.

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