Sport ristretto al genere femminile, la ginnastica ritmica è entrata nel programma delle Olimpiadi dall’edizione di Los Angeles 1984. Le farfalle della ritmica azzurra hanno agguantato il podio per ben due volte tra le Olimpiadi di Los Angeles e quelle di Rio 2016.
L’ITALIA DELLA GINNASTICA RITMICA ALLE OLIMPIADI
L’Italia ha sempre presentato ottime atlete nella ginnastica ritmica alle Olimpiadi ma la maggior parte delle volte il podio è stato mancato. Infatti, la storia dell’Italia in questo sport è caratterizzata da numerosi quarti posti, a volte traducibili con la parola “ingiustizia”. L’ultima di una serie di occasioni sfiorate, per esempio, c’è stata proprio all’Olimpiade di Rio 2016.
I PROTAGONISTI AZZURRI DELLA GINNASTICA RITMICA OLIMPICA
Il nome dell’atleta italiana più importante della ginnastica ritmica olimpica è quello di Elisa Blanchi, sul podio con la squadra azzurra sia ad Atene 2004 sia a Londra 2012. Sarebbe giusto citare, inoltre, tutte le ragazze che hanno fatto parte delle squadre che han vinto le due medaglie italiane.
IL MEDAGLIERE DELLA GINNASTICA RITMICA ALLE OLIMPIADI
L’Italia è nona nel medagliere della ginnastica ritmica alle Olimpiadi con le due medaglie di Elisa Blanchi: un argento e un bronzo. Le farfalle azzurre si sono classificate seconde nelle Olimpiadi di Atene 2004 mentre il bronzo risale all’edizione dei Giochi di Londra 2012. Entrambe le medaglie sono arrivate nel concorso a gruppi, dove l’Italia ha anche collezionato un po’ di quarti posti: un esempio è Pechino 2008 dove le ragazze azzurre per qualche centesimo di punto non sono salite sul podio. Stesso discorso vale anche per le Olimpiadi di Rio 2016: quarto posto a due centesimi di punto dalla Bulgaria. Mai a medaglia invece nell’individuale il cui risultato migliore italiano è di Giulia Staccioli a Los Angeles 1984, settima. In testa al medagliere della ginnastica ritmica c’è l’insuperabile Russia che distacca le altre nazioni di più di dieci medaglie complessive tra individuale e squadra.