Il nuoto sincronizzato ha debuttato alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984. Da quell’edizione è rimasto in modo fisso tra gli sport olimpici diventando sempre più uno degli appuntamenti più importanti dei Giochi Olimpici, sempre abbinato agli altri sport acquatici.
L’ITALIA DEL NUOTO SINCRONIZZATO ALLE OLIMPIADI
L’Italia è stata sempre presente nelle gare olimpiche di nuoto sincronizzato tranne che nelle Olimpiadi di Seul del 1988. Però, mai sono arrivati dei risultati migliori di un quinto o sesto posto nonostante la squadra azzurra sia una delle migliori nell’ambito europeo dopo la Spagna e ovviamente la Russia. Anche nell’ultima edizione dei Giochi di Rio 2016, le atlete italiane hanno chiuso la loro gara quasi ai piedi del podio.
I PROTAGONISTI AZZURRI DEL NUOTO SINCRONIZZATO ITALIANO
Ci sono pochi nomi di atlete italiane del nuoto sincronizzato che hanno ottenuto risultati considerevoli durante la loro carriera. Una tra queste è Beatrice Adelizzi che nei Mondiali di nuoto di Roma 2009 ottiene un terzo posto con annessa medaglia di bronzo diventando la prima atleta italiana medagliata in questo sport nella storia del campionato mondiale. L’altra parte di storia l’ha scritta Giorgio Minisini che a Kazan nel 2015 ha ottenuto ben due bronzi nel duo misto, uno nella routine libera e uno nella tecnica. Purtroppo, la disciplina mista non è stata inserita per l’Olimpiade di Tokyo 2020.
IL MEDAGLIERE DEL NUOTO SINCRONIZZATO ITALIANO ALLE OLIMPIADI
Il medagliere del nuoto sincronizzato alle Olimpiadi non prevede ancora una casella in cui catalogare quelle dell’Italia. Da Los Angeles 1984 a Rio 2016 non abbiamo raccolto ancora una medaglia e mai ci siamo andati tantissimo vicino. A regnare incontrastata il medagliere di questo sport è la Russia che conta solo dieci medaglie tutte del metallo più importante. Seguono Stati Uniti d’America e Canada ma al quarto posto c’è il Giappone che, complessivamente, ha vinto più medaglie anche della Russia ma paga il non aver portato mai a casa un oro.