Le Olimpiadi 1948. L’oro di Adolfo Consolini nel disco, il trionfo dell’Italia nella scherma e altre storie olimpiche firmate Azzurri di Gloria. Il medagliere dei Giochi Olimpici di Londra 1948.
L’ITALIA AI GIOCHI OLIMPICI 1948
Le Olimpiadi di Londra 1948 si tennero dal 29 luglio al 14 agosto: più di quattromila atleti furono chiamati a misurarsi in diciassette sport differenti, per un totale di centotrentasei podi da assegnare. La delegazione italiana ai giochi di Londra 1948, guidata dal portabandiera Giovanni Rocca, era formata da centoventotto atleti, impegnati in dieci differenti discipline. La spedizione azzurra alle Olimpiadi di Londra 1948 è ricordata come una delle migliori di sempre.
In particolare, per la boxe italiana fu un trionfo. In cinque delle otto categorie previste, infatti, l’Italia riuscì ad andare a medaglia: Ernesto Formenti conseguì la medaglia d’oro nei pesi piuma; due argenti, uno vinto da Spartaco Bandinelli, nei pesi mosca, e l’altro da Gianbattista Zuddas, nei pesi gallo; e, infine, due bronzi, uno nei pesi medio leggi, da Alessandro D’Ottavio, l’altro nei pesi medi, da Ivano Fontana.
Sempre nella lotta, in particolare in quella greco romana, Pietro Lombardi ottenne un oro nei pesi mosca, mentre due bronzi furono vinti da Ercole Gallegati e Guido Fantoni, rispettivamente impegnati nei pesi medi e massimi (mentre nella lotta libera Garibaldo Nizzola si distinse con un quarto posto nei pesi mosca).
Altro importante serbatoio di medaglie azzurre alle Olimpiadi 1948 fu il canottaggio, dove l’Italia conquistò quattro podi su sette: Franco Faggi, Giovanni Invernizzi, Giuseppe Moioli ed Elio Morille conquistarono la prima piazza nella specialità quattro senza; Giovanni Steffè, Aldo Tarlao ed il timoniere Alberto Radi conquistarono la medaglia d’argento nei due con; mentre nei due senza, l’Italia, rappresentata da Bruno Boni e Felice Fanetti, si aggiudicò la parte più bassa del podio.
Gli azzurri si distinsero poi nel ciclismo, dove arrivarono – oltre ad un quarto posto nella cronometro a squadre – ben due ori: con Mario Ghella nella prova di velocità e con Renato Perona e Ferdinando Terruzzi nel tande.
Una delle poche discipline in cui l’Italia non brillò fu il nuoto. L’unica soddisfazione, ancorché molto importante, arrivò dalla nostra squadra di pallanuoto, che vinse la medaglia d’oro e, ancor più importante, il soprannome di “Settebello”, utilizzato per la prima volta dal radiocronista Nicolò Carosio (in origine, tale soprannome era utilizzato per definire la Rari Nantes Napoli, squadra napoletana di pallanuoto, in quanto i giocatori, per ingannare il tempo durante le lunghe trasferte, erano soliti giocare a scopa; durante un’intervista con lo stesso Carosi alcuni giocatori della squadra napoletana, impegnati con la nazionale, gli dissero: «Noi siamo quelli del “settebello”, alla radio ci chiami così» – e da allora il soprannome restò, tanto quanto l’oro azzurro).
ADOLFO CONSOLINI: UN CAMPIONE A PESO D’ORO
Grandi traguardi alle Olimpiadi di Londra 1948, furono raggiunti anche dalla compagine azzurra impegnata nell’atletica. In particolare, la prestazione di Alfonso Consolini ebbe dell’incredibile: riuscì infatti, oltre a conquistare la medaglia d’oro nel lancio del disco – davanti al compagno Giuseppe Tosi –, anche a battere il record mondiale, appartenente allo statunitense Bob Fitch (il quale, per altro, lo aveva strappato proprio a Consolini, che per ben due volte, nell’ottobre del 1941 e nell’aprile del 1946, era riuscito a migliorarlo). Nella medesima disciplina, ma nella categoria femminile, Edera Gentile-Cordiale conquistò la medaglia d’argento; così Amelia Piccinni, nel getto del peso.
LA DOPPIETTA DI LUIGI CANTONE E LE MEDAGLIE DI MANGIAROTTI: IL TRIONFO DELL’ITALIA NELLA SCHERMA
Storicamente, si sa, l’Italia della scherma è una delle più temibili squadre al mondo: in questo senso, i Giochi di Londra 1948 non fecero eccezione. In particolare, Luigi Cantone riuscì a conquistare ben due medaglie: un oro nella spada individuale e un argento nella gara a squadre (insieme a Carlo Agostoni, Marco Antonio Mandruzzato, Fiorenzo Marini e i fratelli Mangiarotti, Dario ed Edoardo). Edoardo Mangiarotti, tuttavia, non si fermò qui: oltre a far compagnia a Cantone nel podio della spada individuale, piazzandosi sul gradino più basso del podio, conquistò anche un argento nel fioretto a squadre (con Manlio Di Rosa, Giuliano Nostini, Renzo Nostini, Giorgio Pellini e Saverio Ragno).
Nella sciabola, poi, l’Italia conquistò due medaglie d’argento: nel singolo, con Vincenzo Pinton, e nella gara a squadre (composta, oltre a Pinton, da Gastone Darè, Aldo Montano – il nonno del “nostro” contemporaneo –, Renzo Nostini, Mauro Racca e Carlo Turcato).
IL MEDAGLIERE DELLE OLIMPIADI 1948
Il medagliere italiano alle Olimpiadi di Londra 1948 è uno dei più ricchi di sempre: otto medaglie d’oro, undici d’argento e otto di bronzo, che valsero agli azzurri la quinta posizione nel medagliere olimpico, alle spalle di Stati Uniti, Svezia, Francia e Ungheria.
La XIV edizione delle Olimpiadi è sicuramente una delle più memorabili per l’Italia, che di lì in avanti riuscirà a migliorarsi soltanto in occasione dei Giochi Olimpici di Roma 1960, dove raggiunse la terza posizione.