Le Olimpiadi invernali 1924. I primi Giochi Olimpici invernali della storia. L’Italia delle Olimpiadi invernali di Chamonix 1924 raccontata da Azzurri di Gloria.
L’ITALIA AI GIOCHI OLIMPICI DI CHAMONIX 1924
I primi Giochi Olimpici invernali si svolsero dal 25 gennaio al 5 febbraio 1924 a Chamonix-Mont-Blanc, località dell’Alta Savoia francese. Originariamente concepite come “Settimana internazionale degli sport invernali”, dunque non come “Olimpiade” vera e propria, devono la loro organizzazione a un’intuizione del CIO: ad inizio secolo, infatti, da una parte era diffusa – tra gli organizzatori – la convinzione che gli sport invernali fossero sport di nicchia e che peccassero di popolarità; dall’altra, i paesi nordici si mostravano contrari, nella misura in cui un’olimpiade sulla neve avrebbe soppiantato i “loro” Giochi nordici, concepiti nel 1901. Tuttavia, già nei Giochi estivi di Londra 1908 furono introdotte alcune discipline “invernali”: pattinaggio artistico maschile, femminile, a coppie e “figure speciali”; e ad Anversa 1920 apparve l’hockey su ghiaccio. Al congresso del Comitato Internazionale Olimpico, svoltosi a Losanna nel giugno del 1921, si decise così l’organizzazione di una “Settimana internazionale degli sport invernali”: dodici giorni per sei discipline (Biathlon, Bob, Curling, Hockey su ghiaccio, Sci, Pattinaggio), sedici nazioni partecipanti per un totale di poco più di duecentocinquanta atleti; la location sarebbe stata Chamonix, Francia, poiché nello stesso anno si sarebbero poi tenute a Parigi le VIII Olimpiadi estive. L’evento, concepito dunque come una sorta di anteprima alle Olimpiadi “vere e proprie”, fu però un successo tanto straordinario quanto inaspettato: il pubblico fu numeroso, ben oltre le aspettative, e molto partecipe. Così, nel 1925 il CIO, dato l’enorme successo ottenuto, istituì i Giochi Olimpici invernali e la “settimana di Chamonix” fu definita, retroattivamente, la prima Olimpiade invernale della storia.
ITALIA: UN ESORDIO DA ZERO IN PAGELLA
La delegazione italiana alle Olimpiadi invernali 1924 era composta da quattordici atleti, tutti di sesso maschile (dei duecentocinquanta sei atleti in gara, appena quattordici erano donne). Il portabandiera era il più giovane della delegazione, Leonardo Bonzi, abile bobbista.
A causa della scarsa popolarità nel nostro paese di alcuni sport, gli azzurri parteciparono soltanto alle prove di bob e sci (in Italia, all’epoca, hockey su ghiaccio e pattinaggio artistico erano sport quasi non praticati, mentre la Federazione Italiana dello sci era appena nata). L’eco mediatico che l’evento ebbe all’interno della penisola fu, poi, molto limitato: addirittura, la Gazzetta dello Sport pubblicò un solo articolo relativo all’evento e i media (non solo italiani), in alcuni casi, nemmeno riportavano i nomi degli atleti partecipanti.
L’Italia chiuse le Olimpiadi invernali di Chamonix 1924 senza conquistare medaglia alcuna, riuscendo però a farsi valere in alcune discipline. I migliori risultati furono ottenuti nel bob – nonostante la squadra di Leonardo Bonzi non si classificò, a causa del ribaltamento del mezzo –, con un sesto posto, e nella 50km sci nordico, con un nono posto di Enrico Colli, davanti a Giuseppe Ghedina – divenuto poi celebre fotografo –, decimo, e al fratello, Vincenzo Colli, undicesimo, di due posizioni in avanti rispetto al quarto italiano in gara, Benigno Ferrara. La delegazione azzurra si distinse poi nella 18km: Enrico Colli si classificò dodicesimo, davanti ai connazionali Antonio Herin, tredicesimo, Daniele Pellissier, sedicesimo, e Achille Bacher, ventunesimo. Sempre nello sci, specialità salto, i migliori risultati furono di Luigi Faure, diciassettesimo, e Mario Cavalla, diciannovesimo; mentre nella combinata fondo-sci, l’azzurro Pio Imboden, da pronostico attorno al quinto-decimo posto, dovette ritirarsi a causa di un errore in un salto di prova. L’Italia partecipò anche al biathlon, ma non riuscì a classificarsi, a causa della rottura di uno sci di un membro della squadra.
IL MEDAGLIERE DELLE OLIMPIADI INVERNALI 1924
L’Italia, alle Olimpiadi invernali 1924, concluse senza vincere nessuna medaglia. Il risultato italiano non fu certo eccelso, quanto meno dal punto di vista delle medaglie, ma fu fondamentale nello sviluppo di un movimento, che a livello internazionale stentava (a causa dell’ottusità di alcuni) a decollare: la partecipazione dei tifosi italiani all’evento fu molto importante, tanto quanto quella dei nostri atleti. In un certo senso, questa fu la vera vittoria.