Quest’oggi, alle 10 italiane, l’Italia è scesa in campo nei quarti di finale dei Mondiali Under-20: andiamo a scoprire come si sono comportati gli azzurri contro l’insidioso Zambia, che aveva eliminato la Germania negli ottavi.

Mondiali Under-20

Fonte foto: tuttosport.it

MONDIALI UNDER-20: IMPRESA ITALIA, GLI AZZURRI VINCONO IN 10 E VOLANO IN SEMIFINALE!

Azzurri contro Chipolopolo (proiettili di rame, il soprannome dei nostri avversari), due legend killer a confronto nella cornice del Suwon World Cup Stadium: gli azzurri avevano eliminato agli ottavi i co-favoriti (insieme all’Uruguay) della Francia, i campioni d’Africa invece avevano superato a sorpresa la Germania con un roboante 4-3 ai supplementari (andando anche sul 3-1). Ne esce una partita bella e divertente, scalfita da un episodio arbitrale che citeremo tra poco: Evani schiera la sua Italia col consueto 4-3-3, confermando 10/11 della formazione che aveva battuto Augustin&co e rimpiazzando lo squalificato Mandragora con Cassata, adattato nei tre al fianco di Vitale e Pessina. Il modulo dell’Italia, però, è ”liquido” e tendente al 4-4-2, con Orsolini che sbacchetta su entrambe le fasce, Panico che spesso si accentra (da punta qual è) al fianco di Favilli e lo stesso Cassata che si allarga: di fronte c’è una squadra rognosa e dotata di una grande velocità palla al piede, che viene esaltata da un 4-4-2 pensato proprio per sfruttare le ripartenze con gli attaccanti Daka e Mwepu e l’estroso Fashion Sakala (militante nello Spartak Mosca). Zambia rognoso dicevamo, e i nostri avversari lo dimostrano subito al 4′, sfruttando una dormita difensiva azzurra: Banda lancia in profondità Daka, che s’incunea tra Coppolaro e Romagna e sfrutta la prateria lasciata dagli italiani per beffare Zaccagno. 1-0 africano, festeggiato a suon di danze e capriole che finiscono con lo stordire ulteriormente l’Italia: l’approccio degli azzurri è molle, e il portiere scuola Torino deve fare gli straordinari sulla punizione di Banda al 14′. L’Under-20 azzurra, però, ha un Orsolini in più, che lancia la carica ai suoi e guida la manovra offensiva dei nostri ragazzi: il talentino cresciuto nell’Ascoli è, con Panico, l’arma migliore dell’Italia per trafiggere la difesa avversaria, e appena si accendono i due esterni, gli azzurri iniziano a giocare. La nostra prima occasione arriva al 21′ con Favilli, che colpisce out di testa, poi tocca a Orsolini stesso, il cui tiro danza sulla linea e si spegne pian piano sul fondo: il gol azzurro è nell’aria (anche perchè lo Zambia ha perso Mwepu, ko dopo uno scontro testa contro testa), ma al 40′ ecco l’episodio che cambia la partita e mette tutto in forse. L’Italia perde un pallone sanguinoso, i Chipolopolo si lanciano in contropiede e mettono Chilufya a tu per tu con Zaccagno: lo zambiano cade senza che ci sia il minimo contatto, sarebbe simulazione, ma l’arbitro concede il calcio di rigore che potrebbe significare 2-0 Zambia. Le proteste degli azzurri convincono l’ecuadoriano Zambrano (che ha tra i suoi assistenti un certo Byron Romero, nome che suscita i brividi per assonanza) a chiedere l’aiuto della VAR, che paradossalmente peggiora le cose: si passa a una punizione dal limite, ma dopo due minuti di delirio arriva il rosso a Pezzella, punito per la leggerissima spinta allo stesso Chilufya, che però era rimasto in piedi. Un rosso alle intenzioni, l’ennesima sconfitta della VAR (che già ci aveva ”fregato” contro l’Uruguay) e la conferma di un (siamo ironici) dato di fatto: arbitro ecuadoriano in un Mondiale coreano, e l’Italia si ritrova nei guai.

Azzurri in 10 dal 42′ dunque, ed Evani corre ai ripari inserendo Dimarco al posto di Cassata, e schierando i suoi col 4-4-1 d’emergenza: l’Italia ne esce rinfrancata, e trova il pari al 50′ con Orsolini, che si tuffa e insacca di testa sullo splendido cross di Panico il suo 4° gol iridato, eguagliando il record di Pellè. 1-1 e gli azzurri prendono ulteriormente coraggio, continuando ad attaccare e rischiando qualcosa dietro: Daka si vede annullare (giustamente) un gol, poi inizia lo Zaccagno-show. Il portierino del Torino (quest’anno ha giocato in prestito alla Pro Vercelli) si esalta minuto dopo minuto, neutralizzando ogni conclusione che capita dalle sue parti e compiendo continui miracoli: Sakala è la sua ”vittima” preferita, e nel mentre gli azzurri mettono in ansia la retroguardia avversaria con le continue sgroppate sulla sinistra di Panico, che rischia di segnare al 79′. Zaccagno, Orsolini e Panico: sono loro i tre maggior punti di forza di un’Italia agguerrita e mai doma, che rischia di capitolare all’84’. Fashion Sakala sorprende infatti la nostra difesa e fulmina Zaccagno con un gran tiro, che vale il 2-1 provvisorio: la battaglia dell’Italia sembra finita, ma all’87’ ecco l’arcobaleno di Federico Dimarco, che conferma le sue grandi qualità segnando con una splendida punizione. 2-2 e si va ai supplementari, con Evani che deve inserire Marchizza (esce Panico) per riequilibrare l’assetto azzurro: il ct, dopo il 2-1 africano, aveva infatti inserito Vido per Scalera, e proseguendo in quel modo rischiava l’imbarcata. Imbarcata che diventa un rischio concreto nei supplementari: lo Zambia controlla e spinge con forza, nel tentativo di chiuderla subito ed evitare i rigori, ma Zaccagno e i nostri difensori fanno muro. L’Italia sembra cercare i rigori, ma esce alla distanza e trova il gol in una delle poche incursioni offensive dei supplementari: Dimarco batte il corner, Vido stacca e segna il 3-2 con uno straordinario terzo tempo. L’Italia tiene, giocandosi anche quel 4° cambio nei supplementari che viene sperimentato ai Mondiali Under-20 ed esaltando di nuovo i riflessi di Zaccagno (doppia parata al 119′), e vola in semifinale: gli azzurrini di Evani fanno la storia, e la fanno in 10 uomini dopo una rimonta che resterà negli annali. Mai l’Italia Under-20 era arrivata così avanti in un Mondiale (il record erano i quarti nel 2009, con Bonaventura in campo), ma questi ragazzi sembrano in grado di riscrivere ogni record, e ora attendono la loro avversaria.

LA PROSSIMA AVVERSARIA: INGHILTERRA O MESSICO?

Il tabellone dei Mondiali Under-20, sin qui, non ha riservato sorprese, e metterà l’Italia di fronte a una sfida complicata in semifinale: la nostra sfidante uscirà dal duello tra due scuole di calcio completamente diverse, l’esuberanza messicana e il pragmatismo britannico. Il match inizierà alle 13, ed ha un esito a dir poco incerto: il Messico ha dalla sua il consueto collettivo granitico e ricco di tecnica, con Cisneros a svettare su tutti, mentre l’Inghilterra ha mostrato una squadra solida e un gioco spumeggiante, esaltato dalle folate offensive di Maitland-Niles e Ademola Lookman. Già, proprio quel Lookman che è stato comprato a peso d’oro dall’Everton a gennaio, ed è reduce dalla splendida doppietta negli ottavi di finale contro Costa Rica: sarà lui a sfidare l’Italia, oppure gli azzurri si troveranno di fronte un Messico trascinato dall’entusiasmo e maggiormente ”incognita” rispetto ai britannici? Lo scopriremo tra un paio d’ore, ma intanto sappiamo già la composizione dell’altra parte del tabellone: l’altra semifinale vedrà di fronte Venezuela e Uruguay, con la baby-Celeste che è chiamata a confermare definitivamente il suo status di favorita contro una delle rivelazioni del torneo. Ci divertiremo, insomma, nei match in programma giovedì 8 (alle 10 e alle 13), e speriamo di poter festeggiare una finale colorata d’azzurro!

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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