È iniziato il Tour de France 2017. Andiamo a scoprire quali sono stati i protagonisti in positivo e negativo della cronometro di Dusseldorf.
IL FILM DELLA 1a TAPPA
Se il Giro d’Italia era stato contraddistinto dal bel tempo, il Tour de France 2017 si trova a dover fare i conti con la pioggia battente. A Dusseldorf, teatro della 1a tappa della Grande Boucle, è un susseguirsi di colpi di scena, con il percorso di 14 chilometri pianeggianti resi insidiosi dall’asfalto bagnato. Inizialmente si fa notare Matteo Trentin, capace di portarsi in testa, prima dell’avvento del blocco Sky. La formazione inglese piazza prima Vasil Kiryenka e poi Geraint Thomas davanti a tutti. Il gallese sfreccia senza paura lungo i rettilinei tedeschi, battendo al termine di una giornata complicata il compagno di team bielorusso ed il campione del mondo a cronometro Tony Martin. Sarà lui ad indossare domani la prima Maglia Gialla del Tour de France 2017. Tra gli uomini di classifica sorride Chris Froome: l’anglo-keniota riesce a conquistare un prezioso quarto posto, distanziando tutti gli avversari diretti, con una prestazione molto intelligente. A 40 secondi dal campione in carica ci sono tutti gli altri avversari, ad esclusione di Alejandro Valverde: lo spagnolo scivola in una semicurva a sinistra ed impatta violentemente prima contro l’asfalto e poi contro le transenne (era veramente impossibile trovare un modo per ammorbidire gli eventuali urti?). Il suo Tour è durato meno di 10 secondi. In meno di 10 secondi sono racchiusi gli sfidanti di Froome: Nairo Quintana è apparso in buona forma e pare avere anche ottimi margini di crescita. Bene anche Fabio Aru, non a suo agio sul bagnato, ma autore di una prova giudiziosa. Sullo stesso livello anche Alberto Contador. Deludente, invece, la prestazione di Richie Porte, di poco davanti agli scalatori, nettamente dietro a Froome e in regresso rispetto a quanto visto nel Giro del Delfinato. Lontano anche Romain Bardet, secondo sul podio del Tour 2016.
ARU PRESENTE
Ci si aspettava molto dal neo campione italiano. Fabio Aru non ha steccato. Ha cercato di gestirsi in una disciplina a lui poco congegnale e su un terreno assai insidioso. In generale, ha dato l’impressione di essere in forma e di non aver cercato il tempone, preferendo arrivare al traguardo senza correre grandi rischi. Le premesse sembrano buone ed il distacco da Froome, attestato attorno ai 40 secondi, non impedisce di sognare. Mercoledì sapremo se il cavaliere dei quattro mori ha le carte in regola per vincere il Tour.
SOPRESA TRENTIN
L’Italia del ciclismo sorride per la prestazione monstre di Matteo Trentin. L’atleta della Quick Step Floors stampa un tempo notevole che lo piazza in quinta posizione. Per il passista classe 1989 è un risultato notevole, che lo mette persino in condizione di sognare di indossare la Maglia Gialla nei prossimi giorni, dal momento che il capoclassifica Gerain Thomas è distante solamente 10 secondi. Non è da escludere che Matteo tenti il colpaccio.