Eccoci arrivati alla quinta tappa del Tour de France, che dopo il caos del post-gara di Vittel (squalificato Sagan, ritirato Cavendish), riparte dal primo arrivo in salita: il film della frazione di Planche des Belles Filles, che incorona uno stupendo Fabio Aru!
TOUR DE FRANCE: STRAORDINARIO ARU, PLANCHE DES BELLES FILLES È SUA!
La giornata più attesa di questa prima settimana del Tour de France, perchè non capita tutti gli anni di trovare un arrivo in salita alla 5a tappa: la Planche des Belles Filles (dove nel 2014 vinse Nibali in maglia tricolore, dato di buon auspicio per Aru), coi suoi 6km all’8.4% di pendenza media (ma 2-3km sono al 12-13%), con punte al 20%, un muro finale ”infernale” e qualche leggero tratto che spiana e ”falsa” la pendenza, è il primo esame per tutti i corridori di classifica, e c’è già chi ha le idee chiare. Stiamo parlando della BMC, che lavora per Richie Porte dal km zero (stoici Schar e Kung), tenendo basso il distacco dai fuggitivi di giornata, che non supera mai i 3’30”: davanti ci sono Bakelants (Ag2r), De Gendt (Lotto-Soudal), Voeckler (Direct-Energie, ultimo Tour per lui), Delage (Fdj), Van Baarle (Cannondale-Drapac), Boasson Hagen (Dimension Data), Gilbert (Quickstep) e Perichon (Fortuneo). 8 uomini di livello, con Boassen Hagen e Gilbert che sono rispettivamente a 16” e 30” dalla maglia gialla Thomas: la Sky però non si muove, lasciando tutto il lavoro agli uomini di Richie Porte, che riducono lo svantaggio sino a 2′ appena prima dello sprint intermedio vinto da Boasson Hagen (nel gruppo invece primo Matthews). I fuggitivi si animano, attacca Bakelants (che ha fatto scalpore per le sue dichiarazioni sulle miss del Tour), e la sua azione (riassorbita in un amen) ha l’effetto di far aumentare il vantaggio a 2’45” e far staccare Delage e De Gendt, che vengono ripresi: dopo di lui, non si muove nessuno fino ai -13, quando il vantaggio è di 1’20” e Gilbert tenta l’azione solitaria proprio mentre sta andando in testa a tirare il Rosso di Buja De Marchi. Si unisce al belga proprio il corridore dell’Ag2r, ma il gruppo è inesorabile, e all’attacco della salita per i battistrada il vantaggio è di soli 30”, con la Sky che arriva a fare l’andatura proprio all’imbocco della Planche des Belles Filles (salita dei Vosgi, sulla quale circolano varie leggende): i fuggitivi vengono ripresi ai -3.8km, e l’andatura della squadra britannica fa vittime illustri. Il primo a saltare è Pinot, distrutto dal ritmo di Nieve (prenderà 4 minuti), poi seguono Barguil e Gallopin, ma anche possibili top-10 come Kreuziger e Mollema (male i reduci dal Giro, compreso Quintana). La Sky resta coi soli Nieve, Froome e Thomas ai -3km, ma l’azione decisiva arriva a 2.5 dall’arrivo: Fabio Aru parte secco, con un ritmo irraggiungibile per tutti gli avversari: nessuno risponde, il vantaggio sale subito a 19”, e viene parzialmente ridotto dall’azione di Froome, che ben presto si rialza dopo aver capito che Thomas si era staccato. Alle spalle del Cavaliere dei Quattro Mori si forma così un gruppetto con Porte, Bardet, Froome e Daniel Martin, che però non riesce a ridurre il distacco: neppure il muro finale al 20%, che vede rilanciare Fabio Aru, riesce a strappare la strepitosa vittoria al nostro portacolori, che conquista la vittoria di tappa in maglia tricolore e dà un bel segnale a tutti gli avversari. Nel 2014 Nibali vinse a Planche des Belles Filles in maglia tricolore, nel 2017 Aru rinverdisce quel successo trionfando da campione italiano: è destino, e se il buongiorno si vede dal mattino (Vincenzo vinse quella Grande Boucle), allora il Tour di Aru potrebbe essere bellissimo. Alle sue spalle si piazzano Martin a 16”, con Froome e Porte a braccetto a 20”, Bardet a 24” e Contador a 26”: Thomas perde 40” e la maglia gialla, in una classifica che viene riscritta.
TOUR DE FRANCE: LA NUOVA CLASSIFICA, FROOME IN GIALLO. DOMANI UNA TAPPA PER VELOCISTI
Esatto, perchè l’azione di Fabio Aru, che conquista anche i 10 secondi d’abbuono, finisce con lo stravolgere la classifica e annullare il vantaggio ottenuto dal Team Sky nella cronometro: la nuova generale vede Chris Froome in maglia gialla, davanti all’ex leader Thomas (a 12”) e al nostro Fabio Aru (vincitore di una tappa a Giro, Tour e Vuelta), che si trova a soli 14” e può realmente sognare la maglia gialla. Ma il Tour perde già alcuni protagonisti: Fuglsang (vincitore del Delfinato) e Quintana (8° in generale a 52”, davanti a Contador), infatti, si sono staccati, con Nairo che è arrivato insieme a un passista come Thomas e ha mostrato una condizione precaria, mentre è notte fonda per Pinot, che è di fatto fuori classifica al primo arrivo in salita (punterà alla maglia a pois?). Sono tanti i delusi dopo Planche des Belles Filles, e per tutti ci sarà qualche giorno per leccarsi le ferite o godersi lo status quo: domani la corsa prevede una nuova tappa per velocisti, con arrivo a Troyes, e la Grande Boucle riparte con una grande certezza. Anche Fabio Aru (da oggi, StraordinAru) può lottare per il successo, e mettere in difficoltà gli avversari per il podio!
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