Paralimpiadi Invernali 2018. Si conclude l’ottava giornata del calendario delle Paralimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Azzurri impegnati nello slalom gigante, nello sci di fondo e nel para ice hockey, a caccia della quinta medaglia nel medagliere paralimpico. Il recap della giornata.
Bertagnolli e Casal in posa dopo la vittoria del secondo oro alle Paralimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 (fonte: pagina Facebook ufficiale del Comitato Italiano Paralimpico)
L’OTTAVA GIORNATA ALLE PARALIMPIADI INVERNALI DI PYEONGCHANG 2018
Si conclude l’ottava giornata, la penultima degli azzurri alle Paralimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Dopo un venerdì senza medaglie, la delegazione italiana era chiamata a colorare d’azzurro, nuovamente, il cielo della Corea del Sud: così è stato.
I primi portacolori italiani a scendere sulle nevi sudcoreane secondi nella prima run, dunque primi, per distacco, nella seconda manche, Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal conquistano la medaglia d’oro nello slalom speciale visually impaired. Bertagnolli e Casal si sono ottimamente comportati: capaci di non cadere negli innumerevoli tranelli della pista dello Jeongseon Alpine Centre, i due azzurri non si sono accontentati dei risultati dei giorni precedenti, completando due ottime discese, valevoli per la .piazza più alta del podio. La coppia azzurra, con tre medaglie, un oro, un argento e un bronzo, oltre all’odierna, è la vera rivelazione della delegazione azzurra giunta a PyeongChang. Nonché, per quattro quinti, il motore del medagliere azzurro.
Slalom gigante che, per l’Italia, oltre alla coppia Bertagnolli-Casal, ha visto impegnati sulle nevi sudcoreane anche Davide Bendotti e Renè De Silvestro. Il primo nella specialità standing ed il secondo nella sitting. Bendotti, dodicesimo, a 4,83 secondi dalla vetta, nella prima manche e tredicesimo nella seconda, ha concluso la gara dodicesimo. Settimo, invece, De Silvestro, fantastico in una seconda run che suggella la gara dell’azzurro.
Molte emozioni in questa giornata, inoltre, sono giunte dalla “finalina” del para ice hockey, valevole per la medaglia di bronzo, tra Italia e Corea del Sud. Dopo un primo tempo conclusosi a reti inviolate, con i padroni di casa pericolosi a più riprese, è l’Italia a prendere l’iniziativa all’inizio del secondo tempo, grazie, soprattutto, alle ripartenze. Gli azzurri lottano, “rischiando” il vantaggio in regime di power play, ma il vero MVP del match, anche nella seconda frazione, è il portiere Gabriele Araudo, capace di disinnescare ogni tentativo sudcoreano. Dieci i tiri in porta della Corea del Sud, cinque quelli dell’Italia: si giunge, tuttavia, all’ultimo terzo di gara ancora sullo 0-0. Qui, l’Italia prende coraggio e con il passare dei minuti si fa sempre più pericolosa ed in controllo dell’incontro. Ed è a questo punto, tuttavia, a tre minuti dalla fine, che la Corea del Sud trova il vantaggio: gol di Dong Shin Jang su assist della stella Seung Hwan Jung. Il bronzo è coreano, ma una pagina fondamentale della storia paralimpica azzurra, e non, è stata scritta.
Ventunesimo, infine, Cristian Toninelli, impegnato nello sci di fondo, 10km standing, contento e pronto, parola sua, a far tesoro di tutto quanto appresto durante queste sue prime Paralimpiadi Invernali in carriera.
La disperazione degli azzurri dell’hockey paralimpico, rei, comunque, di aver scritto la storia dello sport italiano (fonte: pagina Twitter ufficiale del Comitato Paralimpico Italiano)
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