La 16a tappa del Tour de France 2018 è stata conquistata da Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), davanti Gorka Izagirre (Bahrain Merida) e Adam Yates (Mitchelton-Scott). La Maglia Gialla resta sulle spalle di Geraint Thomas (Sky).
IL FILM DELLA 16a TAPPA
Si dice che sia stato Pompeo Magno a scoprire le proprietà curative delle acque termali di Bagneres de Luchon. Di ritorno da una spedizione in Spagna nel 76 a. C., il comandante romano sostò nel villaggio ai piedi dei Pirenei e notò come un soldato malato fosse stato guarito da una malattia della pelle bagnandosi nelle fonti. Evidentemente, le proprietà ristorative del luogo sono riscontrabili anche in ambito ciclistico. Il Tour de France 2018 torna nel centro dell’Occitania ed offre la giornata ideale per il riscatto di outsider delusi o big decaduti. Il programma odierno prevede la scalata di tre salite, il Col de Portet-d’Aspet, 5,4 km al 7,1%, il Col de Menté, 6,9 km all’8,1%, ed il Col du Portillon, 8,3 km al 7%. La triplice ascesa non spaventa un gruppetto di coraggiosi attaccanti, composto da Matthias Fränk, Pierre Latour (Ag2r La Mondiale), Warren Barguil (Fortuneo – Samsic), Robert Gesink (LottoNL – Jumbo), Damiano Caruso (BMC Racing Team), Pierre Latour (Ag2r La Mondiale), Gorka Izagirre, Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida), Adam Yates (Mitchelton – Scott), Andrey Amador, Marc Soler (Movistar Team), Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), Gregor Mühlberger (Bora – Hansgrohe), Michael Valgren (Astana Pro Team), Rudy Molard (Groupama – FDJ), Jelle Vanendert (Lotto – Soudal), Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert). La frazione si anima particolarmente nel finale. Il troncone con i big e la Maglia Gialla resta a guardare, concede 9 minuti di vantaggio e non si avvicina mai. Appurata la propria meravigliosa solitudine, i fuggitivi si danno da fare per trovare il guizzo vincente. Ci prova Gesink, seguito da Pozzovivo. L’allungo sull’ultima salita sembra quello buono. I contrattaccanti si riportano sotto ed annullano la stoccata. L’assalto decisivo pare essere quello di Adam Yates. Il gemello di Simon, protagonista sulle strade del Giro, si muove nei chilometri finali del Col du Portillon e prende in testa la discesa verso il traguardo. Alle sue spalle si porta, a distanza, Julian Alaphilippe. Inizia un lungo inseguimento. Vince chi è perfetto. Il britannico della Mitchelton-Scott sbaglia, cadendo in discesa. Non fa lo stesso il francese in Maglia a pois, che va a prendersi il successo di tappa davanti a Izagirre e allo stesso Yates. Da segnalare, in avvio di tappa, il blocco della corsa a causa di scontri tra manifestanti locali e la polizia. Il lancio di lacrimogeni ha posticipato di molto la ripartenza.