A Vancouver in Canada va in scena il primo grande appuntamento della stagione di pattinaggio, le finali del Grand Prix. A rappresentare i colori azzurri due coppie italiane al loro debutto: Nicole Della Monica e Matteo Guarise nell’artistico e Charlene Guignard insieme a Marco Fabbri nella danza.

 

Foto: Giulia Cannarella

SOGNO E REALTÀ

Il sogno è semplice, vedere due coppie italiane sul podio delle finali canadesi. La realtà? I pattinatori azzurri sono stati la rivelazione di queste tappe del Grand Prix, ma hanno anche dimostrato di meritare il loro posto nella fase conclusiva con prestazioni sempre più solide. Sperare è azzardato, ma lecito. Da non sottovalutare il livello degli avversari, che saranno ancora più agguerriti e soprattutto il fattore stress. Trovarsi a lottare tra i migliori alza l’asticella delle aspettative e la pressione può farsi sentire. Oltre alle temperature dovranno essere di ghiaccio anche i nervi degli atleti italiani in scena alla Doug Mitchell Thunderbird Sports Centre di Vancouver.

DELLA MONICA-GUARISE IN CRESCENDO

Bene, benissimo e ora si punta all’ottimo. Entrare nel gruppo dei migliori alle finali del Gran Prix è stato un traguardo storico per Nicole Della Monica e Matteo Guarise, ma gli allievi di Cristina Mauri possono dare ancora di più. I pattinatori azzurri hanno centrato il podio e le qualificazioni pur con qualche imprecisione nel programma. A Helsinki uno strepitoso short e qualche errore sui lanciati, mentre a Mosca meno bene il corto, ma un libero da favola che li ha proiettati a 203.83 punti totali. Viene da chiedersi quindi cosa potranno ottenere con due frazioni pulite e serviranno entrambe per fare un altro passo nella storia. I palmarès degli avversari sono quelli da far tremare le gambe a partire dai russi Evgenia Tarasova-Vladmir Morozov argento ai mondiali a Milano e gli argenti olimpici e bronzi europei Natalia Zabiiako-Alexander Enbert. A completare il quadro i francesi Vanessa James e Morgan Ciprès bronzo sempre a Milano. Causa fuso orario sarà da puntare la sveglia presto, Della Monica-Guarise saranno in gara nello short alle 5:20 di sabato 8 dicembre, mentre il programma libero è previsto allo stessa ora domenica.

OCCASIONE PER GUIGNARD-FABBRI

Quota 200. È questo l’obiettivo da raggiungere per Charlène Guignard e Marco Fabbri. Gli allievi di Barbara Fusar Poli hanno ritoccato il loro personale a Helsinki raggiungendo i 196.29 punti, ma l’esercizio è stato sporcato da una caduta e una time violation. Senza quelli la soglia dei 200, quella in cui ci si giocano le medaglie, diventa alla portata. Sono infatti tre le coppie capaci di raggiungere un personale di poco superiore e che lotteranno per il podio. Il vuoto enorme lasciato dai sovrani indiscussi della danza, Gabriella Papadakis-Guillaume Cizeron, ha reso la battaglia ancora più serrata. I francesi fuori per un leggero infortunio all’Nhk Trophy dovranno cedere lo scettro, ma a chi? Logica vuole agli americani Madison Hubbell-Zachary Donohue, ma vicini nelle prestazioni e nei punteggi ci sono anche le due coppie russe Alexandra Stepanova-Ivan Bukin e Victoria Sinitsina-Nikita Katsaplov. Una cosa è certa, basterà davvero poco per salire o scendere dalla top 3. E gli azzurri devono puntare al risultato migliore possibile. Anche in questo caso sveglie puntate presto. Guignard-Fabbri entreranno in gara sabato 8 alle 4.00 ora italiana per la rhythm dance, stessa ora domenica per la danza libera.

 

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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