Il corridore della UAE Emirates dovrà operarsi e rimanere fermo dai 3 ai 4 mesi. Il recupero gli impedirà di disputare il Giro d’Italia.

Fabio Aru (fonte Eurosport.com)

Niente Giro d’Italia e forse niente Tour de France. Il 2019 di Fabio Aru assume connotati drammatici. Tuttavia, si tratta di forfait necessari alla luce del grave problema fisico che affligge lo scalatore sardo: recenti esami hanno notato una costrizione dell’arteria iliaca della gamba sinistra. Ciò significa che nel momento di massimo sforzo non arriva un apporto sufficiente di sangue, con conseguente calo dell’intensità del gesto atletico e delle prestazioni sportive. Dunque, ecco spiegato il motivo delle difficoltà del Cavaliere dei quattro mori e del suo recente ritiro alla Parigi-Nizza.

INTERVENTO

Ora, dunque, la bicicletta passa in secondo piano e ad Aru non resta che occuparsi dell’operazione e della riabilitazione. Il Dottor Jeroen Swart, medico sportivo della UAE Emirates, la squadra di Fabio, afferma: “Dopo l’inizio di stagione, Aru ha incontrato nuovamente difficoltà nel raggiungere il livello di prestazioni che lui e il team auspicavano. Recentemente, Fabio ha sviluppato sintomi più specifici relativi alla gamba sinistra: avvertiva sensazioni di debolezza dell’arto dopo allenamenti intensi e nello sforzo della gara. In considerazione di tali sintomi, ulteriori accertamenti medici hanno dimostrato una costrizione dell’arteria iliaca della gamba sinistra. Questa condizione relativamente rara si riscontra in ciclisti professionisti in relazione alla posizione adottata in bici e può svilupparsi progressivamente lungo l’arco di alcuni anni”. Non resta che attendere l’operazione e iniziare il lungo recupero: “Nei prossimi giorni, con data da definirsi in base alla disponibilità della struttura ospedaliera, Aru verrà sottoposto presso il Nuovo Ospedale di Prato a un intervento chirurgico di angioplastica, in seguito al quale dovrà osservare un periodo di riposo assoluto di un mese. I tempi di ritorno alle corse sono stimati in tre o quattro mesi”.

SFORTUNA

Fabio vive a metà tra il sollievo per aver compreso con esattezza quali erano le cause alla base del problema che da tempo lo vessava ed il dispiacere per l’ennesimo episodio sfortunato. Sembra che da diverse stagioni la malasorte si sia occupata di lui, precludendogli i grandi traguardi che il suo talento naturale sembrava aprirgli con facilità. Ma lo scalatore non intende arrendersi, come riporta “La Gazzetta dello Sport”: “È una sensazione che avverto quando devo andare a tutta, mentre il sintomo sparisce con una andatura media, tant’è che in allenamento faccio numeri di base improntati” dice Fabio Aru. “Da un certo punto di vista, non posso che essere sollevato per aver evidenziato il problema; dall’altro, sono arrabbiato per la malasorte che si è accanita su di me per l’ennesima volta e che mi costringerà a saltare ancora il Giro d’italia. Mi opererò quanto prima per cercare di porre fine definitivamente a questo periodo nero. Ringrazio la squadra per la vicinanza dimostrata in questo anno e mezzo e per aver lavorato insieme a me per cercare la soluzione ai problemi che mi affliggevano. Speriamo davvero che questo sia il capitolo finale”.

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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