Basket in carrozzina, Europei Wałbrzych 2019. La Nazionale italiana chiude con un bel quinto posto, ma rimane fuori dalle Paralimpiadi di Tokyo 2020.
Basket in carrozzina, Europei 2019: buon quinto posto per gli azzurri, ma out da Tokyo 2020
L’Italia della pallacanestro in carrozzina chiude con un ottimo quinto posto il Campionato Europeo di basket 2019. Fondamentale, per gli azzurri, la vittoria nell’ultimo match a Wałbrzych, valevole il piazzamento finale, proprio contro i padroni di casa della Polonia, battuta 84-72 da una grande prova di Giulio Maria Papi (la migliore del torneo: 29 punti, 10 rimbalzi e 9 assist), Sabri Bedzeti (14 punti e 5 rimbalzi) e compagni.
Ottimo, tecnicamente e fisicamente, il gioco espresso dai ragazzi di coach Carlo Di Giusto, nonostante il gruppo non sia riuscito a centrale l’obiettivo di inizio manifestazione: staccare il pass per partecipare alle Paralimpiadi. L’Italia non andrà a Tokyo 2020, complice il 58-63 rimediato contro la Turchia, campione d’Europa in carica, ai quarti di finale.
Fatale per gli azzurri il format, che da quest’anno consente la qualificazione paralimpica solo alle migliori quattro del Vecchio Continente (in precedenza accedeva anche la quinta classificata): a staccare il pass per i Giochi, oltre la Turchia, Gran Bretagna, Germania e Spagna. L’ItalBasket, tuttavia, nonostante il rammarico, può dirsi soddisfatta per il risultato finale, conseguito da un gruppo formato da molti esordienti, con l’età media tra le più basse del torneo. Che dopo un ottimo girone, concluso al terzo posto, dietro alla Gran Bretagna campione del mondo e alla Germania, è stato costretta alla resa solo dagli iridati in carica. Riuscendo dunque, prima contro i francesi, vittoria 63-51, dunque contro i più esperti polacchi, a chiudere al meglio la kermesse.
«A ridosso delle più forti, futuro roseo»: le parole del Presidente Zappile e del CT Di Giusto
«Credo sia ingeneroso parlare di fallimento» ha dichiarato al termine il Presidente Federale Fernando Zappile. «Abbiamo dimostrato di essere ormai a ridosso delle squadre più forti e il nostro futuro è senz’altro roseo. Poi nello sport si perde o si vince spesso per dettagli, o fortuna, ma la crescita credo sia sotto gli occhi di tutti».
Dichiarazioni in linea con quelle del CT Di Giusto: «Veniamo da due Europei che ci hanno visto competere al massimo livello e uscire dopo partite molto equilibrate con la Turchia, che due anni fa fu Campione d’Europa e qui in Polonia ha tenuto testa fino alla fine ai britannici Campioni del Mondo. La maggior parte dei nostri ragazzi non aveva mai giocato per un obiettivo così importante come una Paralimpiade, quindi peccare di esperienza poteva essere fisiologico». Da questo punto di vista, ha continuato il coach, «è una squadra che crescerà, dalla sua parte ha l’età ed è quello che ho detto anche a loro. C’è mancata l’esperienza ed è solo giocando queste partite che si fa un percorso, non stando 8 ore al giorno in palestra» ha concluso il CT.
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