Una prestazione strepitosa assicura a Filippo Ganna, fresco campione del mondo delle prove contro il tempo, la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2020: è lui il vincitore della cronometro con arrivo a Palermo.
GIRO 2020: FILIPPO GANNA DOMINA LA CRONO, È LUI LA PRIMA MAGLIA ROSA
Una cronometro velocissima nel cuore della Sicilia: si apre così il Giro d’Italia 2020, stravolto nell’avvio (è saltato il trittico in Ungheria) e nelle tempistiche (da maggio a ottobre: rischio-neve sullo Stelvio) dal lungo stop per la pandemia da COVID-19. I 15.1km da Monreale a Palermo sorridono agli specialisti e promettono una media oraria velocissima: si parte con una breve salitella che vale la prima maglia azzurra (classifica GPM), poi giù in picchiata a folle velocità verso il tratto per specialisti che deciderà la prima maglia rosa del Giro 2020. La corsa, aperta da Dowsett e chiusa alle 16.30 da Majka, viene influenzata da un fortissimo vento, che a intermittenza “sconvolge” il percorso: assistiamo subito al primo colpo di scena, con la caduta di Campenaerts che lo taglia fuori dai giochi per il successo, e anche Rohan Dennis delude. Il primo protagonista è il portoghese Joao Almeida (Deceuninck-Quickstep), che sfreccia a grande velocità e chiude col tempo di 15’46’‘: si piazza alle sue spalle un ottimo Geraint Thomas, per un solo secondo, mentre il giovane danese Mikkel Bjerg (UAE) ottiene lo stesso tempo del portoghese ed è secondo per qualche millesimo. Deve però ancora arrivare colui che distruggerà la concorrenza in questa cronometro: Filippo Ganna, che veste per la prima volta la sua maglia iridata, è in stato di grazia e disputa una cronometro pazzesca.
L’azzurro del team INEOS sfreccia a 106km/h in discesa, precede Joao Almeida di 11” al secondo intermedio e chiude in un crescendo rossiniano: il suo tempo, 15’24”, gli vale il primo posto con 22” su Joao Almeida e Bjerg, nonchè 23” su Thomas. E per un pelo Ganna, con una prova da autentico fuoriclasse, non fa la storia: la sua media oraria (58,831km/h) è solo di un soffio più lenta di quella della cronometro più veloce di sempre (Rik Verbrugghe, 58,874km/h). Filippo Ganna vince la cronometro ed è la prima maglia rosa (nonchè bianca e ciclamino) del Giro 2020, la sua prima corsa rosa: precede i già citati Almeida e Bjerg (22”), Thomas (23”), Foss (31”), Cerny (36”), Sobrero (40”), Craddock (41”), Scotson e Brandle (42”) che chiude la top-10. Tre maglie per Ganna e la sua bici dorata dunque, mentre la maglia azzurra è di Rick Zabel (Israel): per 1” batte Sagan, che era partito a razzo avendo proprio quel punticino come obiettivo, ma è stato sconfitto in extremis dal figlio d’arte.
GIRO 2020: IL BORSINO DEI BIG, LOPEZ DICE ADDIO ALLA CORSA
Filippo Ganna vince la tappa, si prende la maglia rosa e onora subito l’iride, ma il vincitore morale di questa frazione è Geraint Thomas. Il britannico, nettamente più forte dei rivali a cronometro, poteva guadagnare già più di qualche secondo sui rivali per la vittoria finale e riesce nell’impresa. Thomas chiude quarto a 23”, e Simon Yates è l’unico a limitare i danni, chiudendo nei venti con 49” di ritardo da Ganna e soli 26” persi dal connazionale. Molto peggio gli altri big: Vlasov perde 1’20”, Masnada e Zakarin 1’26”, Kelderman 1’28”, Nibali 1’29”, Kruijswijk 1’44”, Fuglsang 1’47”, Majka 2′. Questo vuol dire che Geraint Thomas, eccezion fatta per Yates, potrà gestire un minutino su ogni rivale sull’Etna, primo arrivo in salita del Giro. Non potrà mettersi in mostra, invece, Miguel Angel Lopez: il colombiano, inserito a sorpresa nella squadra dell’Astana per il Giro, è caduto a forte velocità in rettilineo dopo un’inspiegabile sbandata, schiantandosi contro le transenne: è stato portato via in ambulanza e si è ritirato, non concludendo neppure la prima tappa. Non dovrebbe ripartire domani, invece, Luca Covili: il corridore della Bardiani-CSF è andato fuori tempo massimo di circa due minuti, chiudendo a 7’14” da Ganna. Il programma di domani prevede l’Alcamo-Agrigento, 149km con una salitella che porta verso il traguardo: arrivo da finisseur o prima sfida tra i velocisti? Domani a quest’ora ne sapremo di più: l’unica certezza è data dal fatto che, a meno di sfortunati eventi, Filippo Ganna vestirà la sua maglia rosa fino alle pendici dell’Etna.
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