A margine dell’evento che ha visto la FISI celebrare i suoi cent’anni e presentare la stagione che verrà, i principali campioni si sono concessi ai microfoni dei giornalisti. Ecco le parole di Dorothea Wierer e Dominik Paris.
MEDIA DAY FISI: PAROLA A DOROTHEA WIERER E DOMINIK PARIS
Il 2020 dello sci alpino è stato senza dubbio particolare. La stagione interrotta anzitempo, col lockdown a incombere, e i mesi di paura per il COVID-19 e incertezza per l’impossibilità di uscire di casa. Per Dorothea Wierer lo stop è arrivato dopo una stagione eccezionale, col successo in Coppa del Mondo e le quattro medaglie ai Mondiali di Anterselva. Per Dominik Paris era già iniziato: la rottura dei legamenti del ginocchio l’aveva messo ko a metà gennaio, tagliandolo fuori dalla corsa per la prima CdM del post-Hirscher. La regina del biathlon e il nostro campione delle discipline veloci hanno raccontato le loro sensazioni nell’intervista collettiva rilasciata al Media Day FISI: le loro parole.
Dorothea Wierer analizza così i mesi appena trascorsi e ciò che verrà: “Abbiamo vissuto un finale di stagione diverso, con molta tensione per una stagione che si è chiusa da un momento all’altro e con poche certezze. Ci siamo allenati come sappiamo, facendo ciò che sappiamo e vivendo una pre-season positiva: abbiamo lavorato molto bene, ora dobbiamo solo verificare il lavoro nostro e della concorrenza in gara. Abbiamo un calendario definito, e sono contenta che avremo tante doppie tappe per evitare spostamenti e minimizzare i rischi. Il morale in squadra è buono. Sarà noioso senza spettatori e diversi, ma daremo il massimo. Ho potuto ricaricare le batterie nel periodo di lockdown, perchè a fine stagione e dopo il Mondiale di Anterselva ero davvero molto stanca: avevo bruciato tantissime energie e non ne avevo più a fine stagione. Il lockdown ci è servito per staccare, riflettere e tornare al 100% fisicamente e mentalmente alla ripresa degli allenamenti”.
Dominik Paris, invece, è molto realista su un avvio di stagione che non sarà facile, dopo l’infortunio: “Penso di essere in buone condizioni, ma non al top. Mi manca ancora qualcosa in allenamento, per essere sicuro in pista. Io mi sono fermato molto presto, a gennaio: inizialmente mi sono goduto le gare e la famiglia, poi abbiamo vissuto il periodo del COVID che è stato duro per tutti. Kilde ha vinto, e c’è un po’ di rammarico perchè pensavo di potermela giocare senza infortunio. Mi sono messo subito a lavorare per tornare al 100%. L’obiettivo stagionale è quello di partire bene, vedendo come reagisce il fisico e come sarà il nostro stato di forma: cercherò di stare coi più forti, crescere pian piano e giocarmi qualcosa di importante. I Mondiali di Cortina sono ovviamente quello a cui punto di più: gli organizzatori stanno lavorando duramente, vedremo un grande spettacolo e ci divertiremo”.
(MILANO, dal nostro inviato all’Hangar Pirelli-Bicocca)
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