Dopo le fatiche e il doppio Mont Ventoux, il gruppo lascia andare una nutrita fuga: sul traguardo di Nimes vince Nils Politt, gregario di Peter Sagan, che quest’oggi si è ritirato dalla Grande Boucle.

TOUR DE FRANCE, 12A TAPPA: POLITT VINCE DALLA FUGA

Dopo le fatiche del doppio Mont Ventoux e il trionfo di Wout van Aert a Malaucéne, il gruppo si riposa nella 12a frazione del Tour de France: lì dove tutti si aspettavano lo sprint, arriva invece una nutrita fuga, che premia Nils Politt, gregario di un Peter Sagan che si è ritirato oggi per un problema al ginocchio. La corsa parte da Saint-Paul-Trois-Chateaux e arriva a Nimes e al suo anfiteatro dopo 159.4km, con una sola asperità e tantissima pianura: l’inizio della frazione è caratterizzato dal forte vento laterale e da un ritmo infernale, che favorisce la creazione di una fuga. Scattano dal gruppo Greipel (Israel), Theuns (Trek), Alaphilippe (Deceuninck), Erviti (Movistar), Politt (Bora), Kung (FdJ), Bissegger (EF), Connor Swift (Arkea), Henao (Qhubeka), Boasson Hagen (Direct Energie), Mezgec (BikeExchange), van Moer e Sweeny (Lotto). Il gruppo passeggia e lascia fare, mandando subito la fuga a 8′, che diventano poi 11′ e infine superano il quarto d’ora nel finale. I fuggitivi procedono di comune accordo, con un solo scatto ai -50km prima del momento che dà la svolta alla frazione: mentre molti corridori stanno facendo rifornimento, con una mossa d’altri tempi, Harry Sweeny va all’attacco. Lo seguono solo Kung, Politt ed Erviti, e i quattro guadagnano subito 35” sugli ex compagni d’attacco: Sweeny attacca su uno strappetto e manda in crisi Kung che si stacca, ma l’azione decisiva arriva ai -10km.

Sparata a 77km/h di Politt, che lascia sul posto Erviti e Sweeny: il tedesco vola letteralmente negli ultimi km, con un ritmo strepitoso. Nils Politt è irraggiungibile e vince la tappa, ottenendo la sua prima vittoria dopo due anni e 316 giorni (il suo unico successo risaliva all’agosto 2018, una tappa del Deutschland Tour): a 32” Erviti che precede Sweeny, mentre Kung arriva a 1’57” precedendo di una decina di secondi gli altri fuggitivi, regolati da Mezgec. Il gruppo maglia gialla arriva a 15’52”, con Cavendish che sprinta per prendere qualche punto e ovviamente senza scossoni per la generale, dominata da Tadej Pogacar. Scossoni che non arriveranno neanche domani, in un’altra tappa disegnata per lo sprint: 220km da Nimes a Carcassonne.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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