Bauke Mollema vince dalla fuga nella frazione collinare che precede le infernali fatiche sui Pirenei: il gruppo controlla e si riposa, con Guillaume Martin e Mattia Cattaneo che scalano la classifica.

TOUR DE FRANCE, 14A TAPPA: MOLLEMA VINCE DALLA FUGA A QUILLAN

La (presunta) quiete prima della tempesta. Il Tour de France da domani in poi affronterà i Pirenei e le grandi montagne, ma quest’oggi vive una giornata prettamente collinare. I corridori affrontano 184km molto mossi da Carcassonne a Quillan, con cinque GPM: dopo 50km molto insidiosi ecco il Col du Bac (3.1km al 5.3%), per poi proseguire con Col de Montésegur (4.2km all’8.7%), Col de la Croix des Morts (6.8km al 5.7%), la durissima Cote de Galinagues (2.2km al 9%) e l’ascesa conclusiva verso Col de Saint-Louis (4.7km al 7.4%), che precederà gli ultimi km di discesa e falsopiano verso Quillan e verso il confine con la Spagna. La prima parte della tappa è infernale, con moltissimi corridori che vogliono la fuga e un ritmo sostenuto: ci provano van Aert e Colbrelli, subito fermati, Nibali e Alaphilippe che hanno lo stesso destino e poi un gruppetto guidato da Sbaragli che resta al vento per qualche km prima di essere ripreso. Nibali effettua un altro tentativo, ma è troppo presto: l’azione decisiva scatta sul Col de Montésegur, con Woods che si accoda a Cattaneo e Poels. L’olandese e il canadese si sfidano sui GPM, con Woods che prenderà la maglia a pois a fine giornata, mentre Cattaneo lotta per rientrare in classifica e nella top-10. Dopo una serie di scatti e controscatti, si forma una fuga molto variegata, così composta: Cattaneo (Deceuninck-Quickstep), Woods (Israel), Poels (Bahrain), Guillaume Martin (Cofidis), Mollema (Trek), Fraile (Astana), Higuita (EF), Chaves (BikeExchange), Meintjes (Intermarché-Wanty), Konrad (Bora), Pacher e Rolland (B&B), Madouas (FdJ) e Gesbert (Arkea).

Il gruppo maglia gialla inizialmente controlla e tiene i fuggitivi a 1’40”, poi si rialza e in un amen gli attaccanti superano i quattro minuti di vantaggio. Scaramucce nella fuga, con Rolland che effettua scatti su scatti senza collaborare e poi si stacca (condotta senza senso del veterano francese), mentre Woods cade in discesa. Giusto il tempo di rientrare, che il canadese viene preso di sorpresa come tutti dall’azione di Bauke Mollema: il corridore della Trek parte deciso nella discesa verso il Col de Saint-Louis e guadagna subito un minuto, che manterrà fino al termine della frazione. L’azione di Mollema è poderosa e l’olandese non perde neppure in salita, là dove Mattia Cattaneo fraziona gli inseguitori con un grande ritmo: restano con lui Higuita, Woods e Konrad, con Martin e gli altri a 25” e Rolland che crolla. Ma, soprattutto, il gruppo maglia gialla scivola a oltre 6′: in questo momento Martin è secondo nella generale e Cattaneo sogna la top-10. Non succedono scossoni: Bauke Mollema vola verso l’arrivo di Quillan e si concede un prolungato festeggiamento per la sua seconda vittoria di tappa (in carriera) al Tour. Secondo Higuita, che arriva con Konrad a 1’04”: Cattaneo chiude a 1’06” dopo aver lanciato lo sprint, con Woods a 1’10”. Fraile e altri fuggitivi arrivano a 1’25”, Chaves e Guillaume Martin a 1’28”. Il gruppo maglia gialla, guidato da McNulty e composto da 34 unità, arriva a 6’53”: Martin e Cattaneo risalgono la classifica.

TOUR DE FRANCE: GUILLAUME MARTIN 2° ALLA VIGILIA DEI PIRENEI, CATTANEO IN TOP-10

Tadej Pogacar mantiene ovviamente la maglia gialla, e con un ampio margine. Il secondo, dopo la rimonta dalla fuga, è Guillaume Martin. Partito con 9’29” di ritardo, il capitano della Cofidis risale fino a 4’04” dal leader precedendo Uran (5’18”), Vingegaard (5’32”), Carapaz (5’33”), O’Connor (5’58”), Kelderman (6’16”), Lutsenko (6’30”), Mas (7’11”) e il nostro Mattia Cattaneo che è 10° a 9’48” sopravanzando Pello Bilbao, ora 11° a 10’28”. Domani assisteremo al primo tappone pirenaico, nei 191km da Céret ad Andorra La Vella: dopo una prima fase blanda, si parte con le ascese verso Montée de Saint-Louis (8.4km al 5.7%), Col de Puymorens (5.8km al 4.7%), Port d’Envalira che sarà la cima più alta del Tour coi suoi 2.408m (10.7km al 5.9%) e l’ascesa conclusiva verso Col de Beixalis (6.4km all’8.5%), che precederà 15km di discesa verso l’arrivo ai 1.005m di Andorra La Vella. 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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