Nel giorno del suo compleanno, ripercorriamo la storia di Francesco Damiani, una delle leggende italiane del pugilato
Francesco Damiani è uno dei tanti campioni italiani che hanno contribuito nel portare alto il tricolore nel mondo del pugilato. Nasce a Bagnacavallo, il 4 ottobre del 1958. La sua avventura parte nei dilettanti, guadagnando fin da subito grandi risultati. Damiani diventa infatti campione dei pesi massimi per tre anni consecutivi dal 1978 al 1980, facendosi conoscere nell’ambiente e ricevendo il grande incarico di rappresentare l’Italia alle Olimpiadi di Mosca 1980, i suoi primi Giochi Olimpici a soli 22 anni.
A Mosca riuscirà a superare il primo turno ma dovrà arrendersi di fronte al sovietico Pёtr Zaev. L’anno successivo diventa campione europeo nei supermassimi e nel 1982 perde in finale ai mondiali salendo sul secondo gradino del podio.
Nel 1983, a Varna, si riconferma campione europeo e si prende la sua rivincita ai Campionati del Mondo, agguantando finalmente l’oro. Nel 1984 ritorna sul palco olimpico rappresentando l’Italia alle Olimpiadi di Los Angeles. Sempre nei supermassimi supera i primi turni battendo Willie Isangur prima e l’inglese Robert Wells poi. Giunto in finale, si ritrova contro Tyrell Biggs, un avversario che Damiani conosce molto bene per averlo già incontrato diverse volte in passato. Con un verdetto molto contestato, la vittoria viene assegnata al pugile statunitense, argento per l’atleta azzurro.
Terminata l’avventura nei dilettanti, Damiani decide di passare ai professionisti l’anno successivo. L’azzurro vince quattordici incontri e, dopo aver mandato al tappeto lo statunitense Eddie Gregg, vince il titolo di campione internazionale nei massimi WBC.
Nel 1987 batte lo svedese Anders Eklund e diventa campione europeo dei pesi massimi. Il titolo europeo rimase a lungo nelle mani di Damiani, che lo difese in numerosi incontri, tra i quali quello contro lo storico avversario Tyrell Biggs. L’azzurro questa volta si prese la rivincita battendo lo statunitense al quinto round nel 1988.
Il suo vero grande risultato lo raggiunse il 6 maggio del 1989, quando sfidò il sudafricano Johnny du Plooy per la cintura di campione del mondo dei pesi massimi WBO. Francesco Damiani fu così il primo azzurro, dopo Primo Carnera, a riportare il titolo in italia in questa categoria di peso, un risultato davvero fantastico.
Riuscì a difendere la cintura contro Miguel Angel Neto, ma lo perse per mano dello statunitense Ray Mercer ad Atlantic City, la sua prima sconfitta in carriera. La seconda arriverà nel 1993 contro Oliver McCall, che sancirà anche il suo ritiro dalla scena pugilistica.
Dopo aver appeso i guantoni al chiodo ha intrapreso la carriera di allenatore, accompagnando i nostri atleti azzurri alle Olimpiadi di Pechino, Londra e Rio. Quella di Francesco Damiani è una storia italiana che merita di essere raccontata. Un atleta azzurro che è riuscito a portare in alto il tricolore nei dilettanti e nei professionisti, un talento puro capace di raggiungere vette che solo una colonna come Primo Carnera ha saputo raggiungere nel pugilato mondiale.
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