Una grandissima giornata per lo sport italiano in generale, e per lo sci in particolare, si è appena conclusa a Lillehammer. Nella località norvegese, che fece sognare l’Italia intera alle Olimpiadi invernali del 1994, Annika Sieff da Cavalese ha scritto una nuova pagina di storia. La giovane classe 2003, infatti, ha terminato la prima gara stagionale di Coppa del Mondo di combinata al terzo posto, diventando la prima atleta azzurra a salire sul podio di Coppa del Mondo nella disciplina.
Dopo un salto dal trampolino eseguito con grande tecnica, e che le è valso il secondo posto provvisorio, Annika ha combattuto come una veterana nella 5 km di fondo. Partita forte, ha capito che dietro le norvegesi Lund e Westvold Hansen ne avevano più di lei e così ha continuato a spingere cercando di mantenere un corposo distacco dalle inseguitrici. La sua lucidità nella gestione della gara è stata encomiabile, al punto da giungere terza sul traguardo con un vantaggio di ben 30″ sulle avversarie più vicine. Il testa a testa per la vittoria, alla fine, è stato vinto da Gyda Westvold Hansen che ha chiuso in 15′ 52″ 4, dietro di lei la connazionale Mari Leinan Lund con 8″ 4 di ritardo.
Buoni anche i risultati conseguiti dalle altre azzurre in gara, a cominciare dal 9° posto di Veronica Gianmoena, e dal 18° posto di Daniela Dejori, al rientro dopo un grave infortunio che l’aveva costretta ai box.
Al termine della gara, dopo i meritati festeggiamenti con mister Ivo Pertile, mentore del bronzo olimpico di Vancouver 2010 Alessandro Pittin, l’atleta delle Fiamme Oro ha analizzato lucidamente quanto appena compiuto e ha sottolineato come abbia ancora ampi margini di miglioramento di fronte, soprattutto nella parte di fondo.
Per la nazionale italiana si tratta di un grandissimo risultato, alla luce anche delle difficoltà logistiche registrate lo scorso anno dalla Federazione Internazionale nell’organizzare la prima edizione di Coppa del Mondo. Ricordiamo infatti che la Cdm 2020/21 si concluse con una sola gara disputata sulle cinque in programma. Ma ora bisogna guardare in avanti e con queste premesse sognare in grande non è utopia!