Atletica Mondiali Indoor 2022: ottimi risultati per gli italiani, con Jacobs che si conferma re della velocità e Tamberi che sale sul terzo gradino del podio.

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Il podio dei 60 m con Marcell Jacobs oro (foto FIDAL)

ATLETICA MONDIALI INDOOR 2022: I MIGLIORI PER L’ITALIA DAL 1993

Continuano gli ottimi risultati per l’atletica leggera italiana. Ai Mondiali indoor 2022 di Belgrado, in Serbia, il team azzurro raccoglie due medaglie, 24 punti nella placing table e sette piazzamenti tra i primi otto (i finalisti). Un risultato così non si aveva dal 1993. L’Italia è al 13° posto nel medagliere e al 14° nella placing table.

L’uomo più veloce del mondo è italiano. Dopo l’oro olimpico, Marcell Jacobs conquista anche l’oro mondiale indoor nei 60 metri, firmando il record europeo e italiano con il tempo di 6.41. L’azzurro batte in finale lo statunitense primatista del mondo Christian Coleman per soli tre millesimi, bronzo all’altro statunitense Marvin Bracy con 6.44. Mai nessun italiano aveva vinto l’oro ai Mondiali indoor nello sprint. Jacobs diventa anche il quarto uomo al mondo di sempre dopo Coleman (6.34), Maurice Greene (6.39), Ronnie Baker (6.40) e al pari di Andre Cason (6.41), tutti statunitensi.

L’altra medaglia azzurra arriva da Gianmarco Tamberi che nel salto in alto conquista il bronzo con la misura di 2,31 m. L’oro è del sudcoreano Sanghyeok Woo con 2,34 m, l’argento è dello svizzero Loic Gasch con 2,31 m, con un errore in meno rispetto all’azzurro. Anche in questa occasione, come a Tokyo, è una medaglia condivisa per Tamberi: il bronzo è anche del neozelandese Hamish Kerr, a sua volta a 2,31 m alla seconda prova e con lo stesso numero di errori alle misure precedenti. Tamberi sulla spalla sinistra porta l’adesivo tricolore con il verde il bianco e il rosso, sulla destra la bandiera dell’Ucraina e l’omaggio agli amici saltatori Bondarenko e Protsenko, con i loro cognomi scritti sulla pelle con un pennarello. A sottolineare la sua vicinanza al popolo ucraino, porta anche la mascherina con i colori giallo e azzurro, dopo l’abbraccio con l’oro mondiale al femminile Yaroslava Mahuchikh, supportata a bordo pedana durante tutta la finale.

L’Italia non vinceva due medaglie nella stessa edizione dei Mondiali indoor da Barcellona 1995.

Tra gli ottimi risultati, c’è quello di Zane Weir che sigla il nuovo record italiano nel lancio del peso al coperto: l’azzurro è sesto con 21,67 m all’ultimo lancio, migliorando il precedente primato dopo nemmeno due settimane di Nick Ponzio, che termina al 7° posto con 21,30 m, a sua volta all’ultima prova.

Anche Elena Vallortigara nel salto in alto finisce in 6ª posizione con 1,92 m.

Pietro Arese conquista l’8° posto nei 1500 metri con il tempo di 3:37.60, di nuovo vicino al primato italiano, dopo aver corso ieri in batteria in 3:37.31, suo record personale.

Da segnalare Zaynab Dosso che firma il nuovo record italiano sui 60 metri femminili, correndo in 7.14; e i primati personali di Hassane Fofana (7.65) e Elisa Di Lazzaro (8.11) sui 60 ostacoli.

Lo svedese Armand Duplantis firma un altro record del mondo nel salto con l’asta: 6.20 m al terzo tentativo, che gli permette di conquistare l’oro iridato indoor.

Lo statunitense Grant Holloway eguaglia il suo record del mondo nella semifinale dei 60 ostacoli, correndo in 7.29.

L’etiope Samuel Tefera (3:32.77) riesce a battere il norvegese oro olimpico Jakob Ingebrigtsen (3:33.02) nei 1500 m.

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Giornalista, onnivora di cultura a 360º. Lavoro nel campo dei media, in particolare nel mondo dell'informazione e social. Lo sport è una delle mie tante passioni, coltivata sul campo, sui libri e sullo schermo.

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