Biathlon. L’azzurra Alexia Runggaldier annuncia il ritiro. “Sono arrivata al limite delle mie risorse sportive e umane per continuare a dare il massimo. Lascio con serenità e consapevolezza”. Classe 1991, nel giro della Nazionale dal 2008, conquistò il bronzo individuale ai Mondiali di Hochfilzen 2017 e l’argento nella 15km degli Europei di Val Ridanna 2018.
Biathlon: Alexia Runggaldier annuncia il ritiro; “Lascio con serenità e consapevolezza. Lo sport una scuola di vita”
«Praticare sport ad alto livello é faticoso ed esigente, ma in compenso ti fa provare emozioni uniche. Per me lo sport é stato una scuola di vita. Per arrivare a certi livelli lo sport mi ha chiesto di crescere, di guardarmi dentro e di vincere le mie debolezze e le mie paure. Mi ha fatto provare emozioni che porterò per sempre nel mio cuore e grazie allo sport sono diventata la donna che sono ora. Adesso, però, sono arrivata al limite delle mie risorse sportive e umane per continuare a poter dare il massimo di me stessa in questo ambiente. Per questa ragione ho deciso di lasciare lo sport agonistico, con serenità e con la consapevolezza di aver dato tutto quello che potevo dare».
Con queste parole, attraverso i propri social network, l’azzurra del biathlon Alexia Runggaldier ha annunciato il ritiro.
Classe 1991, nel giro della Nazionale dal 2008, la biatleta delle Fiamme Oro ha conquistato un bronzo nella 15km individuale dei Mondiali di Hochfilzen; un argento, sempre nella 15km, agli Europei di Val Ridanna 2018; un secondo posto iridato nella staffetta dei Mondiali juniores di Nové Město na Moravě 2011 (con Nicole Gontier e Dorothea Wierer); e due bronzi, sempre in staffetta, ai Mondiali giovanili, a Ruhpolding 2008 (con Wierer e Monika Messner) e a Canmore 2009 (con Wierer e Gontier).
Quattro, evento iridato di Hochfilzen compreso, i podi di Runggaldier in Coppa del Mondo; di cui una vittoria, nella magica staffetta femminile di Hochfilzen 2019, una delle più emozionanti vittorie di una stagione formidabile.
«Grazie a tutte le persone che mi hanno aiutato e mi hanno sostenuto in questa esperienza di vita» ha proseguito l’azzurra, nel proprio post di congedo dall’attività agonistica. «Allenatori che hanno cercato sempre di tirare fuori il meglio di me, skiman e fisioterapisti. Alle mie compagne di squadra, con le quali ho passato anni bellissimi in cui ci siamo divertite molto e anni meno belli. Ma grazie a loro ho capito cosa non andava in me e spero di essere diventata una persona migliore. Ai compagni maschi per tutte le risate. Alle compagne fondiste della squadra di sede delle Fiamme Oro per l’amicizia! Alla mia famiglia per avermi supportato e soprattutto sopportato in tutti questi anni… E alle mie amiche e ai miei amici a casa».
Specialista del poligono, tanto da chiudere con l’89% al tiro in Coppa del Mondo, 90% a terra e 89% in piedi, la nativa di Bressanone conclude la propria carriera con meno di trent’anni d’età. Come Thierry Chenal, che aveva annunciato il ritiro meno di un mese fa. Ennesima perdita inaspettata di una primavera di addii per la Nazionale FISI del biathlon.
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