Biathlon. Si conclude il terzo raduno della Nazionale italiana di biathlon, l’ultimo a ranghi separati. «Le cose sono andate bene, ora si entra nel vivo. Siamo partiti prima, per avvicinarci al meglio alle Olimpiadi».
Biathlon: concluso il terzo raduno della Nazionale azzurra
Si è concluso ieri, venerdì 9 luglio, il terzo raduno, l’ultimo a ranghi separati, della Nazionale italiana di biathlon impegnata nella prossima stagione di Coppa del Mondo.
Dorothea Wierer, Didier Bionaz, Tommaso Giacomel, Lukas Hofer e Dominik Windisch hanno lavorato alla Chiemgau Arena di Ruhpolding, con i tecnici Andreas Zingerle e Andrea Zattoni. A Obertilliach, invece, si sono riuniti Michela Carrara, Rebecca Passler, Lisa Vittozzi, Thomas Bormolini, Patrick Braunhofer e Daniele Cappellari, insieme agli allenatori Klaus Hoellrigl e Mirco Romanin.
“Le cose sono andate bene, ora si entra nel vivo. Siamo partiti prima, per avvicinarci al meglio alle Olimpiadi”: le parole del Direttore Tecnico Fabrizio Curtaz
«Fino ad ora le cose sono andate bene» ha dichiarato il Direttore Tecnico Fabrizio Curtaz a margine della conclusione del raduno. «I ragazzi si sono concentrati nei tre collegiali disputati sulla tecnica di base. Quest’anno abbiamo deciso di suddividere lo stesso team di Coppa del mondo in due gruppetti, per adeguarci ulteriormente alle loro esigenze. Soprattutto per lavorare individualmente e con maggiore profitto al tiro».
«Da qui in avanti» ha proseguito l’allenatore valdostano, «si entrerà nel vivo della preparazione. C’è bisogno di avere sempre maggiore confronto al poligono, con l’obiettivo di creare un ambiente stimolante per elevare il livello dei tanti giovani che stiamo lanciando nella coppa più importante. Insomma, si tratta di lavorare sulla costanza, nella qualità»
«Per quanto riguarda invece i quattro senatori», i big four azzurri Wierer, Vittozzi, Hofer e Windisch, «il loro lavoro è leggermente diverso. Conoscono perfettamente le loro caratteristiche e quindi sanno bene cosa devono cercare. L’obiettivo è quello di pensare a ogni serie con qualità, le differenze sono minimali ad alto livello. Ormai un bersaglio mancato ti fa passare da una possibile vittoria a una posizione di rincalzo».
«Finora la condizione generale è buona» ha concluso Curtaz. «Ci sono stati alcuni piccoli intoppi facilmente prevedibili in questa fase e comunque già superati. Rispetto agli anni passati, siamo partiti prima del solito, abbiamo programmato anche raduni in quota per avvicinarci a ciò che troveremo alle Olimpiadi».
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