Biathlon, Coppa del Mondo 2019. Si è conclusa la quarta tappa della Coppa del Mondo 2019, in scena ad Oberhof, Germania. Ottimo il weekend degli azzurri, che festeggiano la doppietta di Lisa Vittozzi ed un terzo posto di Lukas Hofer.
Biathlon, Coppa del Mondo 2019: Oberhof è già storia
Si è conclusa poche ore fa la quarta tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2019.
Oberhof, prima di due tappe tedesche in successione, è stata per l’Italia un tappa storica, che definitivamente ha consacrato Lisa Vittozzi come una delle migliore biatlete a livello internazionale.
L’azzurra, infatti, ha conquistato ben due primi posti, nella gara inaugurale del weekend, la sprint di giovedì, e nell’inseguimento di sabato. Firmando, rispettivamente, sia il primo trionfo in carriera, che la prima, storica vittoria dell’Italia del biathlon, maschile e femminile, nel format dell’inseguimento.
Lisa, inoltre, ha conquistato il primato nella classifica di specialità della sprint, portandosi, inoltre, al secondo posto della classifica generale femminile. Dietro ad una Dorothea Wierer, ancora pettorale giallo a weekend concluso, ventiquattresima nella sprint (peggior risultato in stagione) e quinta nella pursuit, affaticata, per sua stessa ammissione, dai carichi di lavoro natalizi.
Bene anche le altre azzurre, Federica Sanfilippo e Nicole Gontier. Così gli azzurri. Primi tra tutti Lukas Hofer, al primo podio della stagione, un terzo posto nella pursuit di sabato, grazie ad un 100% al poligono, coniugato alla proverbiale velocità sugli sci dell’azzurro in questa prima metà di Coppa.
Domenica: la giornata delle staffette
Domenica, in conclusione del weekend, si sono svolte le gare a staffetta. Prima quella femminile, poi quella maschile.
Nella prima, l’Italia ha faticato molto. Orfane di Dorothea Wierer, a riposo, le azzurre hanno subito cercato di imporre il proprio ritmo, con una straordinaria Lisa Vittozzi capace, in prima frazione, di fare il vuoto dietro sé. Tuttavia, nella seconda frazione, Nicole Gontier ha avuto non pochi problemi al secondo poligono, probabilmente a causa della stanchezza accumulata dopo un weekend comunque solido, sbagliando otto colpi su otto, venendo “costretta” a cinque giri di penalità. A più di tre minuti dalla vetta, Alexia Runggaldier e Federica Sanfilippo hanno provato a recuperare qualche posizioni, chiudendo una gara, l’unica quest’anno, davvero storta, in quindicesima posizione.
Un buon sesto posto, senza giri di penalità nonostante le quattordici ricariche complessive, invece, per gli azzurri impegnati nella staffetta maschile. Lukas Hofer, Thomas Bormolini, Giuseppe Montello e Dominik Windisch hanno dimostrato come l’Italia, ancorché imperfetta, sia una nazionale sempre competitiva, dal primo al quarto frazionista.
“Zero” al primo poligono, ma tre errori al secondo, Bormolini ha dato il cambio a Hofer a un minuto dalla vetta, ad un settimo posto che Lukas è riuscito a mantenere, nonostante quattro ricariche di troppo. Montello, dunque, ha mantenuto l’Italia a ridosso dei primi, col podio ad una ventina di secondi all’ultima frazione, sostenuta da Windisch. Il quale, tuttavia, complici quattro errori, di cui tre all’ultima serie, ha dovuto abbandonare il sogno d’un piazzamento, riuscendo però a rimontare, in volata, una posizione. Vince la Russia (come nella staffetta femminile, davanti a Germania e Repubblica Ceca), in un podio completato da Francia e Austria.
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