Biathlon, Coppa del Mondo 2019. Si conclude la prima gara di staffetta dell’ottava tappa del circuito IBU, Soldier Hollow, Salt Lake City, Utah, USA, l’ultima prima degli Europei e dei Mondiali.
Biathlon, Coppa del Mondo 2019: Soldier Hollow, l’ottava tappa
Si è conclusa la prima gara l’ottava tappa della Coppa del Mondo 2019 di biathlon, l’ultima prima degli Europei e dei Mondiali 2019.
Dopo la doppia trasferta in Nord America, Canmore prima, Soldier Hollow poi, dunque, la stagione degli azzurri FISI entra nel vivo.
In particolare, ieri nell’inseguimento a stelle e strisce, abbiamo assistito al sorpasso di Lisa Vittozzi su Dorothea Wierer al comando della classifica generale della Coppa del Mondo 2019. Oltre alle emozioni delle sprint di giovedì e venerdì, e a quelle dell’inseguimento maschile di ieri.
Nell’ultima giornata a Soldier Hollow, Salt Lake City, Utah, USA, vanno in scena le gare di staffetta: la mista individuale e la staffetta mista 2×6 km + 2×7,5 km.
La staffetta mista individuale: Hofer-Wierer show
Nella staffetta a due l’Italia ha schierato i due big, Dorothea Wierer e Lukas Hofer, come avvenne al “World Team Challenge auf Schalke”, kermesse tenutasi lo scorso dicembre allo stadio di Gelsenkirchen, vinta dal duo azzurro.
Lukas ha iniziato la gara, riuscendo subito ad imporre il proprio ritmo sugli sci, rimontando qualche posizione prima del poligono iniziale: ben condotto, un solo errore al terzo bersaglio, subito coperto alla prima ricarica.
L’azzurro è dunque giunto terzo alla seconda serie: apertura rapida e decisa, il primo a sparare, un solo errore, anche questo subito annullato da una ricarica. Dopo una caduta, che gli costa una posizione, Hofer riparte, consegnando il testimone a Dorothea in quarta posizione.
Wierer ha da subito conquistato la prima pozione, perdendone dunque un paio al poligono, complice una ricarica di troppo. L’azzurra s’è però immediatamente riportato sotto l’estone Oja e l’ucraina Dzhima, superandole, arrivando in testa, con margine, alla serie in piedi: perfetta.
Lukas Hofer è dunque ripartito, chiamato a gestire il vantaggio costruito dal binomio italiano. L’azzurro sbaglia all’apertura, ma rimedia immediatamente con una ricarica, ripartendo con sei secondi e rotti di vantaggio sull’austriaco Simon Eder e otto sul francese Antonin Guigonnat.
Vantaggio, però, che si annulla all’ultimo poligono di Lukas, che apre male, ma rimedia subito, dovendo però concedere la testa della gara ad Eder: Dorothea riparte in seconda posizione, davanti solo l’austriaca Hauser. Che, però, viene ben presto passata dall’azzurra, ripassata poi al poligono, complice un errore.
Austria e Italia in fuga per la vittoria, insegue ad una trentina di secondi la Francia con Simon. Ma Wierer alza i giri del motore, staccando prima la Hauser sugli sci, completando quindi un poligono da urlo: perfetto. Con Hofer, spettatore interessato, che esulta.
L’ultimo tratto di gara è dunque una formalità. Vince l’Italia, che conquista la prima vittoria nel format, nonché il duecentesimo podio dell’Italia del biathlon nei massimi circuito, allungando quindi la striscia di tappe consecutive con un podio in Coppa: diciotto.
Completano il podio l’Austria, seconda, e la Francia, terza.
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