Un fulmine a ciel sereno, che arriva prima della 9a tappa della Vuelta: la Cannondale-Drapac ha annunciato che è a rischio chiusura per problemi economici. Ecco il punto sulla situazione di una squadra che ha molti talenti azzurri in rosa.

Cannondale

Fonte foto: direttaciclismo.it

CANNONDALE-DRAPAC A RISCHIO CHIUSURA: I MOTIVI DEL CRACK E LA SITUAZIONE

Sulla strada sta disputando una buonissima Vuelta, con Michael Woods in corsa per la top-10 (e tra i favoriti della tappa odierna) e Davide Villella saldamente in testa nella classifica degli scalatori, ma la Cannondale-Drapac vive ore concitate, e potrebbe non presentarsi al via della stagione 2018. L’annuncio è arrivato da un comunicato stampa notturno del ds Jonathan Vaughters, che ha rappresentato da un lato un autentico fulmine a ciel sereno, e dall’altro la conferma delle voci di corridoio che si sentivano nelle scorse ore: ”La direzione della Cannondale-Drapac sta avendo gravi problemi nella ricerca di un nuovo sponsor per il 2018, e al momento attuale non possiamo garantire la nostra presenza nella prossima edizione del World Tour. Vista la situazione, abbiamo deciso di liberare lo staff e i corridori dagli obblighi contrattuali. Qualora i problemi dovessero risolversi a breve, rispetteremo i contratti fino al 2018”.

Un comunicato sorprendente, una sorta di ”liberi tutti” che avrà effetti sin dall’immediato (che vede al momento la Cannondale tirare per Woods nel tentativo di riassorbire la fuga), e che ha sorpreso i corridori stessi: Pierre Rolland ha spiegato su Facebook di ”aver rifiutato svariate offerte durante il Giro e dopo il Tour in virtù del contratto fino al 2018” e di essere ”sorpreso dall’annuncio”, che lo mette in difficoltà perchè ”ora la maggior parte di quelle squadre ha già ingaggiato corridori con le mie caratteristiche”, e tanti altri si sono messi in moto. La Cannondale-Drapac ha in rosa corridori di valore, che al momento non avevano risentito di quei problemi economici denunciati da Vaughters: nella rosa del team con base USA, figurano tra gli altri i nostri Villella, Bettiol e Formolo, con quest’ultimo che è stato il primo ad accasarsi altrove e chiudere con la Bora-Hansgrohe (sarà capitano al Giro), ma anche ex promesse come Talansky, sicurezze come Clarke e corridori di assoluta classe come Vanmarcke, Taylor Phinney e Rigoberto Uran.

CANNONDALE-DRAPAC: LA BEFFA DI URAN

E proprio Rigoberto Uran, in corsa fino all’ultima tappa per vincere il Tour de France 2017 dopo un’improvvisa rinascita, è il corridore più sorpreso dall’annuncio del possibile addio al ciclismo della Cannondale-Drapac, che chiuderà i battenti senza sponsor e potrebbe ritrovarsi senza corridori nel giro di pochi giorni (dopo il via libera): Rigo aveva appena rinnovato fino al 2020 a cifre importanti, non più di 10 giorni fa, e ora si trova sostanzialmente appiedato. Stando alle voci del momento, il colombiano avrebbe deciso di dare qualche giorno al team per riconoscenza, ma in caso di chiusura andrebbe dritto verso l’Astana, che l’aveva già tentato prima del rinnovo e cerca un capitano per rimpiazzare Aru (che andrà alla UAE), soprattutto dopo che è saltata la pista-Quintana. E Uran sarà uno dei tanti a lasciare la Cannondale-Drapac, che vivrà un’autentica diaspora dopo l’annuncio di Vaughters.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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