La svolta è ufficiale: sarà Daniele Bennati a sostituire Davide Cassani, diventando così il nuovo ct della Nazionale. L’ex velocista, “regista” in corsa per gli azzurri in tanti Mondiali, raccoglierà dunque un’eredità pesante. Importanti cambi anche nel settore femminile. 

CICLISMO, DANIELE BENNATI CT DELLA NAZIONALE

Dai rumours all’ufficialità. La Nazionale di ciclismo cambia guida, e questo era risaputo. Il nuovo presidente della Federciclismo Cordiano Dagnoni aveva annunciato da tempo la separazione con Davide Cassani, al quale era stato offerto (senza esito) un ruolo in Federazione e per cui si parla con insistenza di un nuovo lavoro da coordinatore del Giro a partire dal 2022 o dal 2023. Quest’oggi, nell’assemblea federale, sono stati ufficializzati i nuovi commissari tecnici, e la scelta per la Nazionale maschile su strada ricade nientemeno che su Daniele Bennati: l’ex velocista, vincitore di tre tappe al Giro, due al Tour e sei alla Vuelta e ritirato due anni fa, sarà dunque il nuovo ct. Da regista in corsa sotto la guida dello stesso Cassani, ora Bennati dovrà sostituire il commissario tecnico che ha portato l’Italia a vincere quattro Europei consecutivi, il Mondiale a cronometro con Ganna e a disputare ottime rassegne iridate. Un’eredità pesante e una sfida di altissimo prestigio per il 41enne di Arezzo, che verrà coadiuvato da Marco Velo, che si occuperà del settore cronometro. Bennati ha parlato così del suo nuovo incarico: “Quando ci siamo confrontati, già dalla prima volta, con i vertici federali c’è stato subito un grande feeling. Non nascondo che fare il CT della Nazionale è sempre stata una mia grande aspirazione. Non pensavo e non credevo di rientrare nei piani del nuovo corso. Sono estremamente contento ed orgoglioso. Il ruolo di CT è di grande responsabilità ci si attende molto perché se anche sono arrivati negli anni passati tanti risultati, da troppo tempo manca il campionato mondiale. Non ho la bacchetta magica, ma farò di tutto per colmare questo buco. Ho smesso da poco, conosco per questo bene l’ambiente. Accanto a me ho persone di grande esperienza come Velo e Scirea. Con loro sono certo si potrà fare bene. Sarà importante mantenere i contatti e collaborare con tutti i tecnici, in particolare con quelli delle categorie inferiori. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura già dalla settimana prossima. La maglia azzurra va meritata e onorata. Posso assicurare che i nostri atleti, quando saranno chiamati, l’avranno meritata. Qual è il vantaggio di aver corso insieme a tanti corridori? Il modo di correre in questi anni è cambiato ed è più facile per me che ho appena smesso. Svantaggi? Non saprei… Certo, con alcuni sono amico, ma non credo che questo possa influire sulle scelte. Bisogna scegliere le due cose: amicizia e aspetto tecnico.”.

CICLISMO, NOVITÀ PER LA PISTA E IL SETTORE FEMMINILE

Svolta anche al femminile, dove dopo un proficuo ventennio contraddistinto da successi in campo mondiale ed europeo (tra strada e pista), Dino Salvoldi passa la mano: lo sostituirà il suo più fidato collaboratore, Paolo Sangalli. Il cambio di ruolo di Salvoldi, che coordinava anche il settore femminile del ciclismo su pista e passerà ora a guidare gli juniores (strada/pista), porta all’unificazione dei settori maschile e femminile su pista: Marco Villa sarà responsabile unico del settore. Marino Amadori sarà invece il ct dell’U23, come stabilito da Roberto Amadio, supervisore di tutte le nazionali. Mirko Celestino resta ct della mountain bike, con Daniele Pontoni al ciclocross.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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