Si scalda il ciclomercato: secondo alcune voci di corridoio, Fabio Aru sarebbe vicino ad un clamoroso passaggio alla Bahrain Merida dove ritroverebbe l’ex compagno ed amico Vincenzo Nibali.
Fabio Aru esulta sul traguardo (Foto Quotidiano.net)
ARU, REBUS FUTURO: ORA CI PROVA LA BAHRAIN
Dove correrà Fabio Aru nel 2018? Questo è il grande interrogativo del ciclismo internazionale. Il Cavaliere dei quattro Mori probabilmente conosce già la risposta alla domanda e qualcosa pare muoversi in questi giorni. Si è tanto parlato di un addio quasi inevitabile del sardo all’Astana, squadra per cui ha corso negli ultimi quattro anni. Il rapporto sembrava indissolubile all’inizio della stagione, ma la rottura si è consumata brutalmente nel bel mezzo del Tour de France, con le conseguenze che ben ricordiamo. Il divorzio mancato durante l’estate potrebbe realizzarsi nei prossimi giorni. Tuttavia, la grande novità sta nella destinazione di Aru: stando agli ultimi rumors di mercato, in pole position non dovrebbe più esserci la UAE Emirates di Beppe Saronni, ma la Bahrain Merida, squadra di Vincenzo Nibali. Il ribaltone si sarebbe consumato nell’ultima settimana, forse, già nel week end del Giro di Lombardia. Se così fosse, si tratterebbe di un colpo capace di ribaltare tutti gli equilibri del ciclismo mondiale, dato che il sardo è uno dei profili più interessanti tra i corridori da corse a tappe del futuro più immediato.
UN CAMBIO POSSIBILE
L’operazione, oltre che suggestiva, non è irrealizzabile. La Bahrain Merida è l’unica formazione, oltre alla UAE Emirates a disporre di budget cospicuo capace di accontentare le pretese economiche dell’entourage del sardo. Richieste che hanno fatto tramontare l’ipotesi di un approdo alla Trek Segafredo di Luca Guercilena. Stavolta, questo problema non ci sarebbe e l’acquisto del Cavaliere dei quattro mori rientrerebbe in un progetto di più ampio respiro. Questo 2017 è stato un anno zero per la squadra araba. Molti corridori ingaggiati erano adatti per svolgere bene sia le classiche che i Grandi Giri, ma non erano particolarmente specializzati. L’arrivo di Aru permetterebbe a Nibali di concentrarsi principalmente sulle corse di un giorno, come lasciato intendere dal diretto interessato riguardo i suoi programmi nel 2018. Fabio troverebbe un team disposto ad assecondarlo e seguirlo al Giro d’Italia, mentre lo Squalo potrebbe tentare l’assalto al Tour de France. I due ciclisti potrebbero trovarsi a convivere alla Vuelta di Spagna, anche se il Mondiale di Innsbruck così ravvicinato ed adatto alle loro caratteristiche fa particolarmente gola. In ogni caso, la Bahrain si troverebbe a giocarsi chance importanti su tutte le gare più importanti dall’inizio alla fine della stagione. Un vantaggio notevole.
I POSSIBILI SVANTAGGI
Il Mondiale di Innsbruck resta il vero punto interrogativo perché è un appuntamento a cui entrambi hanno dichiarato di tenere moltissimo. Dunque, la difficoltà starebbe proprio nel far convivere le ambizioni dei due atleti quando la rassegna iridata sarà vicina. Inoltre, qualora non dovesse vincere un Grande Giro, Aru finirebbe per trovarsi nuovamente invischiato nel confronto con il connazionale ed amico, reduce da due annate decisamente positive. Insomma, il rischio di vedersi allungare l’ombra dello Squalo sul sardo c’è tutta. Per questo, Fabio potrebbe scegliere la UAE Emirates. Alla corte di Saronni sarebbe capitano indiscusso e godrebbe di tutte le libertà del caso, specialmente tenendo conto del Mondiale in Austria. Si tratterebbe di una decisione volta a ricreare quel clima di serenità che è tanto mancato ad Aru negli ultimi mesi. Ma sarà veramente quello che il Cavaliere ha scelto per sé? Nelle prossime settimane ne sapremo di più.
