Il Giro delle Fiandre 2017 va ad un sontuoso Philippe Gilbert. Il campione belga si impone con un numero di grandissimo livello, beffando il ritorno del campione olimpico Greg Van Avermaet e a Niki Terpstra. Il miglior italiano è Sacha Modolo, sesto al traguardo.
L’ATTACCO DI GILBERT
La corsa si svolge seguendo il classico percorso contraddistinto dai muri e dalla presenza del pavé. A sorpresa, i big non si risparmiano e presto iniziano gli scatti. Ai meno 100, esplode la corsa: Tom Boonen e Philippe Gilbert si scatenano e, insieme ad altri 18 corridori riescono a fare il vuoto. Gli altri big non riescono a reagire e sono costretti ad una lunga rincorsa. Tra gli azzurri si fanno notare Sacha Modolo e Gianni Moscon. Bora Argon e BMC si organizzano e riescono a riportarsi a contatto con il gruppo dei due belgi della Quick Step. A 55 km dal traguardo, Gilbert decide di tentare la grande follia: il campione belga attacca in solitaria e scava un solco consistente. È il momento che cambia la corsa. Poco dopo, una caduta, che vede coinvolti Sep Vanmarcke e Luke Rowe, induce gli altri big a rallentare. Il gruppo con Sagan e Van Avermaet viene raggiunto da diversi ciclisti staccatisi in precedenza. Ai meno 45, scatta Fabio Felline che riesce a guadagnare un vantaggio piuttosto esiguo. Sulla ruota del torinese si porta Dylan Van Baarle; i due tengono il gruppo ad una decina di secondi.
BOONEN KO
La corsa subisce una nuova svolta ai meno 36: Tom Boonen accusa un problema meccanico sul Taaienberg e dà l’addio ai sogni di gloria. Subito dopo attacca Sagan, seguito da Van Avermaet. Il gruppo con l’iridato ed il campione olimpico comprende anche l’ottimo Matteo Trentin. Il vantaggio di Gilbert non cala nei chilometri successivi. Felline e Vam Baarle vengono ripresi dal gruppo con gli altri favoriti, ma non basta per cambiare l’inerzia. Provano a rientrare sui contrattaccanti André Greipel e Sacha Modolo, ma senza grandi risultati Riescono a rientrare su di loro anche Valgren e Filippo Pozzato.
SAGAN A TERRA
Colpi di scena a ripetizione ai meno 17: si stacca leggermente dai favoriti Trentin, preda di un principio di crampi ed attacca nuovamente Peter Sagan. Il fenomeno slovacco riesce a staccare gli altri, ma incredibilmente finisce per toccarsi con una transenna e, forse, per impigliarsi con la giacca di uno spettatore. Il campione del mondo ed il campione olimpico finiscono a terra. Van Avermaet riesce a ripartire subito, mentre lo slovacco perde parecchio tempo. La caduta frammenta il gruppo: Van Baarle resta da solo alle spalle di Gilbert, mentre il belga della BMC tenta la difficile rimonta insieme a Niki Terpstra. I due riescono a riprendere l’olandese della Cannondale. Nel finale l’azione del campionissimo belga si appesantisce, ma non basta a frenarlo verso il trionfo. Philippe entra di diritto nella leggenda.
GLI ITALIANI
Oltre ad un Moscon assai vivace, in evidenza anche Sacha Modolo, bravo ad adattarsi agli scenari della gara. Il ciclista della l’UAE Team Emirates chiude al sesto posto, il migliore degli azzurri. Difficile pretendere di più da Sonny Colbrelli, ieri rimasto coinvolto in un curioso incidente nel corso della rifinitura. Acciaccato ad un piede, il ciclista della Bahrain Merida non entra mai nel vivo della corsa, ma non sfigura.
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