La 5a tappa del Giro d’Italia 2018, che portava i corridori nella Valle del Belice, incorona Enrico Battaglin e vede Rohan Dennis difendere la maglia rosa: il racconto di questa frazione.
GIRO D’ITALIA, 5A TAPPA: SPRINT SONTUOSO DI BATTAGLIN
Guai a sottovalutare lo strappo di Santa Ninfa-Valle del Belice: tanti esperti l’avevano detto nei giorni scorsi, e puntuale come un orologio è arrivata la selezione su quella che ai più sembrava una salitella senza troppe pretese, che andava a concludere una tappa potenzialmente da fuga. La 5a tappa del Giro d’Italia partiva da Agrigento, ed arrivava a Santa Ninfa-Valle del Belice (nel territorio del terremoto del 1968) dopo 153km con qualche asperità: tre i GPM di giornata, con le salite di Santa Margherita del Belice, Partanna e Poggioreale Vecchia a fare da antipasto per lo strappo finale, due km circa con punte del 12% e alcuni tratti davvero duri, ottimi per i tanti finisseur presenti nel plotone. Tra i favoriti d’obbligo il vincitore di ieri Tim Wellens e Zdenek Stybar, ma anche i nostri Battaglin e Ulissi. I primi protagonisti della frazione, però, sono i quattro fuggitivi di giornata: Eugert Zhupa (Wilier Triestina), Andrea Vendrame (Androni Giocattoli-Sidermec), Laurent Didier e Ryan Mullen erano scattati praticamente subito, raggiungendo un vantaggio massimo intorno ai 6′ e venendo poi tenuti ”a bagnomaria” dal gruppo tirato dalla Lotto-Fix All, e con un vantaggio intorno ai tre minuti.
Nessuno di loro poteva insidiare la leadership di Barbin nella classifica scalatori, e così i fuggitivi si sono divisi gli sprint (più attivo Mullen) e hanno tenuto fino a pochi km dall’arrivo: solo l’azione combinata del Team Sky e della Mitchelton-Scott ha ridotto il margine dei fuggitivi, che ai -19 avevano ancora 1’20” di vantaggio. Tra i più resistenti, Andrea Vendrame, che è stato l’ultimo ad essere ripreso quando mancavano 3km all’arrivo e un soffio di vento alla salitella finale, approcciata da un gruppetto ridotto: una caduta a metà plotone aveva infatti ridotto il gruppo maglia rosa a una cinquantina di unità, tra le quali erano rientrati anche Domenico Pozzovivo e Maximilian Schachmann dopo la caduta. Caduto anche Lopez, che è finito disastrosamente nell’erba e ha perso 42” dai migliori, e in seguito è iniziata la lotta tra i big sullo strappo di Santa Ninfa-Valle del Belice: van der Sande ha scremato il gruppo per Wellens, ma il suo capitano non era in palla come ieri ed è stato beffato da altri corridori. Il primo a provarci concretamente è stato Ulissi, seguito dai tentativi di Pozzovivo e Aru, ma la mossa decisiva l’ha fatta Enrico Battaglin: il corridore della Lotto NL-Jumbo, terzo ieri dopo aver sbagliato il tempo dello scatto, ha saltato Giovanni Visconti con uno sprint sontuoso, prendendosi il terzo successo in carriera al Giro d’Italia (4° complessivo) e precedendo sul podio di giornata il siciliano e Josè Gonçalves (Katusha). 4° un ottimo Schachmann, con Yates, Wellens e Pozzovivo nei dieci.
GIRO D’ITALIA: ROHAN DENNIS DIFENDE LA MAGLIA ROSA, DOMANI L’ETNA
Rohan Dennis è rientrato in extremis (con Froome) nel gruppetto dei migliori dopo aver sofferto inizialmente la salita, difendendo la maglia rosa e mantenendo i distacchi nella generale: ha 1” su Dumoulin, 17” su Simon Yates, 19” su Wellens, 25” su Pello Bilbao e 28” su Schachmann (maglia bianca) e Pozzovivo, con Pinot a 34”, Froome a 55” e Miguel Angel Lopez staccato di 1’57”. Domani la prima di tante tappe decisive: si parte da Caltanissetta e si arriva sull’Etna dopo una difficile ascesa con punte al 15%. Il vulcano verrà scalato da un versante tutto nuovo che porta all’Osservatorio Astrofisico, e darà i primi verdetti sui big che puntano al successo finale.