Peter Sagan non riesce a sbloccarsi in questo 2020. Lo slovacco deve arrendersi per pochi centimetri ad Arnaud Demare. Terzo Davide Ballerini.

Arnaud Demare (a destra) batte di un soffio Peter Sagan (fonte profilo Twitter Giro d’Italia)

Il 2020 non è assolutamente l’anno di Peter Sagan. Il campione slovacco, per il momento, non è ancora riuscito a sbloccarsi in questa stagione travagliata a causa del Coronavirus. Nemmeno il Giro d’Italia sembra aver sortito qualche effetto sulla maledizione che sta frenando il fuoriclasse tre volte iridato. Se nella seconda tappa, “Peto” si era dovuto arrendere al miglior spunto di Diego Ulissi, stavolta è stato Arnaud Demare a beffarlo sul traguardo della quarta frazione a Villafranca Tirrena. Certamente non un Carneade: il francese della Groupama FDJ ha feeling con le strade italiane, avendo vinto una Milano-Sanremo nel 2016 e la Milano-Torino del 2020. La sfida per la maglia ciclamino tra lo specialista slovacco e l’aspirante “Roi” è ancora tutta da scrivere e animerà un Giro d’Italia che oggi ha già perso uno degli attori più attesi, quel Geraint Thomas considerato da molti come il grande favorito della vigilia. Fatale per le ambizioni del gallese della Ineos la frattura del bacino.

IL FILM DELLA TAPPA

La quarta tappa resta in terra siciliana. Dopo aver lasciato le pendici dell’Etna, il Giro riparte da Catania. La quarta frazione prevede un percorso di 140 chilometri prevalentemente pianeggianti, eccezion fatta per la salita di Portella Mandrazzi posta all’inizio della tappa. E’ giornata adatta alle ruote veloci. A sottrarsi all’idea di una volata già scritta ci provano Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec), Kamil Gradek (CCC Team) e Simone Frapporti (Vini Zabù-Brado). Il trio si sfalda con il passare dei chilometri. Il solo Pellaud resiste in testa, ma deve arrendersi ai meno 20 sotto la spinta del gruppo. La Bora Hansgrohe e la Groupama FDJ fiutano l’occasione e, dopo aver assorbito i fuggitivi, creano un solco che lascia indietro Fernando Gaviria. Il colombiano della UAE Emirates non riesce a ricucire il gap e si ritrova a interrogarsi come gli appassionati su chi si aggiudicherà la volata. Il treno della Groupama FDJ si piazza in testa e guida perfettamente Demare. Sagan prova a sorprenderlo e attacca ai meno 100. Il campione francese lo affianca, imitato dall’ottimo Davide Ballerini (Deceuninck Quick-Step). I tre arrivano praticamente appaiati. Sono i centimetri a fare la differenza. Il primo lembo di gomma a tagliare il traguardo è quello di Demare. Terzo Ballerini. La Francia si sblocca, Sagan non ancora.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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