Anche il Giro rosa, che si è concluso ieri, ha visto vincere un’atleta olandese: è Anna van der Breggen la maglia rosa sul traguardo di Torre del Greco, ma gli appassionati azzurri possono essere entusiasti per le prove di Elisa Longo Borghini, 2a nella generale! Il riassunto dei 10 giorni di gara.
GIRO ROSA: TRIONFA ANNA VAN DER BREGGEN, UN SOLO SUCCESSO PER L’ITALIA
Corsi e ricorsi storici, analogie tra una versione e l’altra di una corsa, il Giro d’Italia, che emoziona in tutte le sue forme: il Giro al maschile era stato vinto da Dumoulin con un solo successo italiano (Nibali a Bormio), il Giro rosa si ripete sulla stessa falsariga, incoronando come vincitrice l’olandese Anna van der Breggen e vedendo le azzurre sul gradino più alto del podio nella 9a tappa, vinta da Marta Bastianelli. Così diversi e così uguali, insomma, e il successo olandese nel Giro rosa arriva dopo un autentico dominio da parte della 27enne della Boels Dolmans Cycling Team, che va ad aggiungere la sua seconda vittoria nella corsa al femminile ad un palmares nutrito, che la vede campionessa olimpica ed europea in carica: la van der Breggen, infatti, ha preso la maglia rosa al termine della seconda tappa, dopo la fuga in tandem con Elisa Longo Borghini e Annemiek van Vleuten, le due atlete che l’hanno accompagnata sul podio. Una maglia rosa ottenuta anche grazie alla vittoria della sua squadra nella cronosquadre inaugurale (a Grado), e mai più mollata nel resto della corsa: l’olandese è stata aiutata sia dalla propria solidità, non perdendo mai contatto dalle avversarie, che dalle difficoltà altrui, dato che la van Vleuten ha perso due minuti nella 4a tappa, restando indietro per il vento e buttando via l’occasione di vincere il Giro rosa. E dire che i punti in cui la Vd Breggen poteva perdere terreno erano parecchi: dalla cronoscalata con arrivo sul muro di Sant’Elpidio (30% di pendenza, molte atlete l’hanno affrontato ”a spinta”), alla frazione vallonata di Baronissi (7a tappa, quella in cui è caduta Claudia Cretti, che si trova tuttora in condizioni gravi ma stabili), al Vesuvio, teatro dell’ultimo attacco delle altre contendenti per la vittoria nella tappa arrivata a Torre del Greco (e vinta da Megan Guarnier, vincitrice del Giro 2016). Stiamo parlando ovviamente della nostra Elisa Longo Borghini e della van Vleuten, che però sono state presto riprese dalla maglia rosa e dalle altre big, lasciando così invariata la classifica al termine della 10a e ultima tappa: vittoria ad Anna van der Breggen dunque, davanti alla Longo Borghini (1’03”) e alla van Vleuten (1’39”), che chiude terza nonostante due vittorie di tappa (Montereale Valcellina e Sant’Elpidio a Mare). Il Giro rosa parla olandese dunque, ma Elisa Longo Borghini è stata una delle grandi protagoniste di questa corsa al femminile.
GIRO ROSA: 2° POSTO PER ELISA LONGO BORGHINI, L’AZZURRA CONTINUA LA SUA ASCESA
Un anno fantastico, che continua a regalare soddisfazioni e ha trasformato Elisa Longo Borghini nella punta di diamante dell’Italia ciclistica al femminile: 12 mesi fa l’azzurra viveva un Giro rosa da 11° posto, ma col passare dei tempi le sicurezze della nostra portacolori sono cresciute, e con loro la solidità di un’atleta che ha sfiorato più volte il grande risultato. Dopo il bronzo a Rio 2016, il successo sulle Strade Bianche e il doppio titolo italiano (cronometro-prova in linea) dei giorni scorsi, l’azzurra si è confermata anche in questo Giro, disputando una corsa d’altissimo livello e lottando costantemente per la vittoria finale: Elisa Longo Borghini ha chiuso seconda a 1’03” dalla vincitrice finale, ma può ritenersi soddisfatta per la sua corsa, dato che di fatto ha perso terreno solo nelle prove contro il tempo. Fatali per l’azzurra il muro di Sant’Elpidio (lì ha perso 34” dalla vd Breggen) e la cronosquadre, nella quale la sua Wiggle-High5 non ha retto il passo delle migliori: il distacco, a parte i 3” persi nel finale della Roseto-Roseto, è stato tutto accumulato lì, e l’azzurra ha tentato in ogni modo di colmarlo nell’ultima tappa, senza riuscirci. 2° posto nella generale dunque, con la soddisfazione della vittoria (per il secondo anno consecutivo) nella classifica dei GPM: la maglia blu per alleviare la delusione della mancata vittoria, ma anche un podio dal quale ripartire per disputare un grande finale di stagione e crescere ancora nel 2018. Elisa Longo Borghini, a 26 anni, è in rampa di lancio, e non sembra volersi fermare.
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