La classica Monumento più antica viene vinta dal corridore dell’Astana che interrompe una serie di secondi posti nelle gare di un giorno.

Più forte del maltempo, della sfortuna e delle recenti sconfitte. Jakob Fuglsang (Astana) vince la Liegi-Bastogne-Liegi. E in un colpo solo cancella l’amarezza per le recenti sconfitte alla Strade Bianche e alla Freccia Vallone. Un successo arrivato con un’azione sulla Roche au Faucons, la rampa che ha consacrato tanti campioni, e con un numero da equilibrista nella discesa bagnata dalla pioggia. Secondo posto per Davide Formolo (Bora Hansgrohe), davanti al compagno di squadra Maximilian Schachmann. Ottavia posizione per Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida).

LA GARA

Una pioggia battente accompagna i primi chilometri della corsa. Il maltempo aumenta le insidie e mette subito in evidenza la condizione dei migliori. A sorpresa, si ritira prematuramente Alejandro Valverde. Il campione del mondo dice addio alla possibilità di porre il suo quinto sigillo sulla Monumento più antica, eguagliando così il primatista Eddy Merckx. Discorso analogo per Daniel Martin, vincitore nel 2013. La corsa si anima con le prime fughe. Julien Bernard evade presto dal gruppo, ma viene ripreso e distanziato da una decina di contrattaccanti: Tanel Kangert (EF Education First), Benoît Cosnefroy (AG2R-La Mondiale),Alessandro De Marchi (CCC Team), Damiano Caruso (Bahrain-Merida), Michael Albasini (Mitchelton-Scott), David De La Cruz (Team Sky), Omar Fraile (Astana), Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal), Winner Anacona e Carlos Verona (Movistar) arrivano a guadagnare una trentina di secondi sul resto della concorrenza. Il meteo migliora ed esce il sole in vista dell’arrivo. Sulla Redoute, l’estone della EF Education Firs si avvantaggia leggermente, senza dare l’impressione di poter fuggire via. Anche perché i favoriti della vigilia mobilitano le squadre e limano il gap. Bora Hansgrohe, Sky e soprattutto Deceuninck Quick-Step si incaricano dell’inseguimento. Ai meno 25 perde contatto il vincitore della Parigi-Roubaix Philippe Gilbert. In testa, Kangert viene ripreso da Patrick Konrad (Bora Hansgrohe) prima e da Darel Impey (Mitchelton Scott) e Tim Wellens (Lotto Soudal) poi, ma il vantaggio rispetto al gruppo degli inseguitori resta risicato. La Cote de la Roche au Faucons segna la fine del tentativo del quartetto. Scocca l’ora dei big: si muovono Jakob Fuglsang, Davide Formolo e Michael Woods (EF Education First), che riescono ad avvantaggiarsi. Il danese dell’Astana accelera nuovamente ai meno 13 e rimane da solo, lasciando sul posto gli inseguitori. E’ l’azione buona, quella che lancia il capitano della formazione kazaka verso la vittoria più prestigiosa della sua carriera.

ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA

News di sport a cinque cerchi tutti i giorni  i giorni sul nostro sito.

Scopri tutte le ultime notizie sportive di ciclismo su strada anche sui nostri social: FacebookTwitterInstagram, YouTube.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

    Potrebbero anche piacerti...

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *