Bob Jungels è il vincitore a sorpresa della Liegi-Bastogne-Liegi: il lussemburghese conquista la corsa per la prima volta, mentre Vincenzo Nibali viene condizionato dal grande caldo.

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI: BOB JUNGELS, VITTORIA A SORPRESA

Vincere una classica-monumento è il sogno di ogni corridore, e Bob Jungels ci è riuscito, conquistando una grande vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi, la classica più ambita: 258km con partenza da Liegi e arrivo ad Ans dopo una serie formidabile di strappi e cotes. Si tratta della prima affermazione in una classica per il lussemburghese, ottimo a cronometro e nelle recenti apparizioni al Giro d’Italia: la corsa è stata scandita dal gran caldo, a un anno esatto dalla scomparsa di Michele Scarponi, a cui è stata dedicata la 104a edizione della Doyenne. Un caldo che ha tagliato fuori dalla lotta-vittoria Vincenzo Nibali, non ancora al top della condizione nonostante avesse messo un circolino rosso sulla Liegi.

La corsa è stata scandita inizialmente da una fuga composta da otto corridori: Vliegen (BMC), Perez (Cofidis), Christian e Pedersen (Aqua Blue), Vachon (Fortuneo), Baugnies (Wanty), Ourselin (Direct Energie), van Gompel (Sport Vlaanderen) e Warnier (WB Aqua Protect) hanno guadagnato al massimo 6′, prima che si mettessero a tirare UAE Team Emirates, Quickstep e Movistar. Il favorito d’obbligo era Alejandro Valverde, che ha fatto tirare i suoi per esaurire la fuga: l’ultimo ad arrendersi è stato Baugnies, a 22km dal traguardo, quando sono iniziate le grandi schermaglie tra i big. Scatti a ripetizione, partendo da Gilbert, per passare ad Henao, Wellens, Alaphilippe e Valverde: l’azione decisiva, però, l’ha lanciata Bob Jungels a Roche-aux-Faucons, staccando tutti e prendendosi la corsa. Il lussemburghese ha guadagnato subito 35” sul gruppo inseguitore, iniziando la Cote de Saint Nicolas con una cinquantina secondi sugli inseguitori, dimezzati in quella salita: con soli 20” a 5km dall’arrivo, Jungels ha compiuto un capolavoro, mantenendo un lieve margine e conquistando la prima vittoria in una classica. Secondo posto per Michael Woods, terzo Bardet e tre italiani nella top-10: 5° Domenico Pozzovivo, seguito da Gasparotto e Formolo, che si erano lanciati all’inseguimento di Jungels insieme agli altri big. Niente trionfo dunque per l’Italia: l’ultimo azzurro vincente a Liegi era stato Di Luca nel 2007, secondo invece Nibali sei anni fa.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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