Dopo le due cronometro, vinte da Anna van der Breggen e Filippo Ganna, Imola ospita le prove in linea dei Mondiali di ciclismo: si parte con la gara femminile, che vede partecipare anche Annemiek van Vleuten nonostante l’infortunio al polso.

CICLISMO, MONDIALI IMOLA 2020: ASSOLO DI ANNA VAN DER BREGGEN, BRONZO LONGO BORGHINI

Anna van der Breggen e Filippo Ganna hanno vinto il titolo mondiale a cronometro, ma i Mondiali di Imola non concedono un attimo di respiro e quest’oggi tocca già alla prova in linea femminile. Una prova in linea che, fino a qualche giorno fa, sembrava destinata a essere orfana di Annemiek van Vleuten: l’olandese era caduta malamente durante il Giro Rosa, consegnando il successo alla connazionale van der Breggen e fratturandosi il polso. La sua stagione sembrava conclusa lì, ma Annemiek è un leone e gareggia col polso rotto, fissato con un bendaggio rigido per diminuire il dolore. La prova femminile presenta 2.800m di dislivello, con cinque giri del circuito di 27.8km verso Imola (arrivo all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari), che prevede le salite di Mazzolano (2.8km al 5.9%, punte al 13% e primo km al 9.6%) e Gallisterna (2.7km al 6.4%, punte al 14% e primo km al 10.9%). Gruppo compatto nel primo giro: il primo attacco è della belga Demey, ripresa ai -93km. Nel plotone cade van der Breggen che rientra, poi parte una prima e interessante fuga, con 12 elementi: Mavi Garcia, Katia Ragusa, Grace Brown, Alice e Hannah Barnes, Juliette Labous, Alison Jackson, Susanne Andersen, Christine Majerus, Amy Pieters, Lisa Brennauer e Tayler Wiles. Il gruppetto arriva a 2’30”, poi l’Olanda tira e fa forcing.  Un forcing finalizzato all’attacco di Anna van der Breggen nel penultimo giro, che riduce il gruppetto a una quindicina d’unità: un secondo scatto sul tratto più duro della salita di Gallisterna le consente di fare il vuoto in pochissimi istanti.

Annemiek van Vleuten tenta l’inseguimento per difendere il proprio iride, ma rimbalza indietro: si forma un terzetto con van Vleuten, Longo Borghini e Ludwig (Danimarca), che scollina ai -41km con 11” di ritardo, ma poi perde tantissimo tra falsopiano e discesa. Il vantaggio di Anna van der Breggen lievita km dopo km, e la sua sembra sempre più una cavalcata trionfale: il quartetto (alle tre si aggiunge Deignan) supera il minuto di ritardo e ai -30km si rialza, facendo rientrare il gruppo (con quasi tutta l’Olanda). Nell’ultimo giro si scatena l’inseguimento, trainato dall’Italia (tirano Ragusa e Cavalli), e il gruppo torna a 1’30” quando mancano 25km all’arrivo: van der Breggen però sfrutta il ritmo blando del gruppo, ora tirato dalle inglesi, sull’ultima ascesa verso Mazzolano per portarsi oltre i due minuti di margine e ipotecare di fatto il Mondiale. Sull’ultima ascesa verso Gallisterna esplode la bagarre per le medaglie: si muove la Ludwig, seguita da Longo Borghini e van Vleuten. L’italiana e l’olandese fanno il vuoto nel tratto finale, portandosi a 1’43” da van der Breggen, e si giocano il podio. Trionfo per Anna van der Breggen, che vince il secondo titolo mondiale in pochi giorni (iridata a cronometro e in linea: solo Jeannie Longo c’era riuscita) e il secondo in carriera, nonchè il 4° consecutivo per l’Olanda (Blaak 2017, vd Breggen 2018 e 2020, van Vleuten 2019): Annemiek van Vleuten si prende l’argento, battendo in un duro sprint Elisa Longo Borghini. Le due arrivano a 1’21”, col gruppetto delle altre big a due minuti: lo regola Marianne Vos, con tre olandesi nelle prime quattro.

Domani toccherà agli uomini, con lo stesso circuito da disputare però nove volte per 258.2km complessivi: si può fare la differenza sull’ascesa di Gallisterna, ma anche sul falsopiano seguente. I favoriti sono Alaphilippe, van Aert e Hirschi, ma gli azzurri proveranno a dire la loro.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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